Il Varese Pride “sconvolge” la provincia conservatrice e porta l’onda arcobaleno in città

Vincenzo Sbrizzi

L’onda pride arriva a Varese e prova a scardinare le resistenze di un’intera provincia conservatrice e a tratti ostile verso la comunità Lgbtqia+. È questo l’obiettivo che si sono dati gli organizzatori del Varese Pride previsto per il prossimo 22 giugno. Le strade cittadine si coloreranno d’arcobaleno a partire dalle 17 e la festa durerà fino a tarda notte. L’appuntamento è fissato a piazza Monte Grappa per poi arrivare alle 19 ai Giardini Estensi dove è prevista la “pride night”. La manifestazione ha l’obiettivo di contrapporsi a un sentimento comune che si oppone ai diritti in un tentativo fatto nonostante la mancanza d’appoggio da parte delle istituzioni locali. Di tutti i dettagli della giornata e delle difficoltà incontrate dall’organizzazione ne abbiamo parlato con Giovanni Boschini, anima del comitato organizzatore.

Partiamo da quando e dove? Cosa è previsto per il pride di quest’anno?
“Partiamo alle 17:00 da Piazza Monte Grappa, a seguire alle 19:00 ai Giardini Estensi è prevista la Pride night con interventi, dj set e festa finale”.

Qual è l’obiettivo principale del Pride della vostra città?


“Per noi è importante creare un clima di inclusione e rendere Varese ancora più aperta sui diritti delle persone LGBTQIA+”.

Quali sono le principali sfide che la comunità LGBTQ+ affronta nella vostra città?
“Varese e provincia hanno un clima fortemente ostile alle diversità e molto conservatore. Per noi è importante fare la differenza e generare un reale cambiamento”.



Come coinvolgere la comunità locale alla partecipazione?
“Quest’anno abbiamo organizzato un “pride month” di eventi per il Varese Pride per coinvolgere tutte le associazioni e collettivi alla manifestazione. Vogliamo creare un’onda arcobaleno per tutto il mese. Per noi è molto importante coinvolgere la comunità e le voci delle persone direttamente coinvolte. Siamo consapevoli che le marginalità siano diverse in una città ‘di provincia’”.

Ci sono state criticità o opposizioni per l’organizzazione?
“La provincia di Varese non ha concesso il patrocinio all’evento. Avrebbe voluto concederlo solo agli eventi di accompagnamento, ma per noi è stato un inaccettabile compromesso. La nostra comunità non è più o meno accettabile a seconda dell’occasione”.

Ci sarà una madrina o un padrino del Pride?
“La madrina dell’evento sarà Romina Falconi, cantautrice alleata della comunità LGBTQIA+. Siamo felicissimi di averla al nostro fianco!”

La parte “ludica” o un party conclusivo?
“Dalle 19:00 ai Giardini Estensi ci sarà la Pride night e a seguire dall’01:00 la festa continua a ‘Il Salotto’ di Varese”.

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