Angela Carini abbandona il match in lacrime dopo 46 secondi: “mi ha fatto malissimo”

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La nostra Angela Carini si è ritirata in lacrime, dopo appena 46 secondi, nel match delle polemiche con l’algerina Khelif. La pugile napoletana abbandona dopo un violento destro, da labiale avrebbe detto “Mi ha fatto malissimo”. Immediata la reazione della Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in visita a Parigi a Casa Italia, quartier generale della delegazione italiana alle Olimpiadi: “non sono d’accordo con la scelta del Cio, ma da anni. Quando nel 2021 il Cio cambiò il regolamento presentammo una mozione per presentare le conseguenze che poteva avere. Angela si è ritirata? Mi dispiace ancora di più, mi ero emozionata ieri quando ha scritto ‘combatterò’ perché in queste cose sicuramente conta anche la dedizione, la testa e il carattere. Però poi conta anche il poter competere ad armi pari e questa, dal mio punto di vista, non era una gara pari”.

A tal proposito Danilo Di Leo, presidente di Pride Vesuvio e dottore in scienze motorie, scrive sulla sua pagina social: “Imane Khelif è una femmina, ha una vagina, come tante femmine, biologicamente nate femmine, produce un alto tasso di testosterone, tant’è che si mondiali di due anni fa è stata esclusa ed ha dovuto fare una cura per abbassare i livelli di testosterone (il contrario di ciò che avrebbe dovuto fare se fosse in transizione). La Khelif è una donna con iperandrogenismo, oltretutto Imane se fosse una donna trans l’Algeria non l’avrebbe mandata a rappresentare il suo paese ma l’avrebbe mandata in galera perché essere omosessuali o transessuali in Algeria è REATO. In tutti i casi alle Olimpiadi c’è un Comitato, il CIO, che controlla tutte le atlete e gli atleti, anche attraverso visite mediche, mettendo dei limiti, che spetta a loro decidere, ognuno dovrebbe fare il proprio lavoro in questo mondo e smetterla di essere tuttologi, tanto è vero che Imane non è la prima donna che è stata fatta fuori in passato per un alto tasso di testosterone, che evidentemente ora non aveva, vedi l’esempio di Caster Semenya. Per una questione anche di sensibilità femminile non dovremmo attaccare una donna, perché non è colpa sua se produce eventualmente più testosterone“.

Noi ci limitiamo a ricordare che lo sport dovrebbe viaggiare lontano anni luce da tutte le strumentalizzazioni politiche e lontano dai partiti. Nello sport, come nella vita, si vince e si perde, Imane Khelif infatti ha all’attivo finora nella sua carriera 14 incontri, 9 vinti e 5 persi, a Tokio 2020 era uscita al secondo turno, questa volta ha battuto la nostra Angela Carini.

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