Presentato il Toscana Pride. Appuntamento il 7 settembre a Lucca. Attese 15mila persone in corteo

Salvatore Piro

Sabato 7 settembre a Lucca si terrà il Toscana Pride. L’evento, al quale sono attese circa 15mila persone, è stato presentato ufficialmente in conferenza stampa nella sede della Regione Toscana a Firenze. Lo slogan della manifestazione è ‘Indomitə e Fierə’, così da raffigurare una folla disordinata di creature. Queste le info sul percorso: ritrovo alle 16 in piazzale Risorgimento, partenza del corteo intorno alle 16:30. L’onda toscana arcobaleno, nata da un progetto messo in campo a partire dal 2016 da numerose associazioni regionali, attraverserà le vie cittadine, all’interno del perimetro delle mura storiche della città di Lucca, terminando nel piazzale San Donato. Radio Pride, per saperne di più, ha intervistato Monia Marcacci, portavoce del Toscana Pride.

Partiamo da quando e dove? Cosa è previsto per il pride di quest’anno?
“La parata del 7 settembre è solo la conclusione di un progetto durato mesi che ha visto una costellazione di eventi organizzati dalle 15 associazioni del comitato promotore in varie città e territori della regione. Il nostro Pride infatti è un pride regionale con un’anima itinerante e quest’anno lo abbiamo fortemente voluto portare dove più c’era bisogno di parlare di diritti. Dopo la parata ci sarà una bellissima festa, aperta, gioiosa e inclusiva, a Torre del Lago, organizzata dal Mamamia, in un luogo simbolico e significativo per tutta la comunità LGBTQUIA+ toscana”

Qual è l’obiettivo principale del vostro Pride?
“Quello di portare in piazza i temi e le istanze contenute nel manifesto politico della manifestazione, alzare il livello di attenzione sui diritti LGBTQIA+, fare un esercizio vero di lotta intersezionale con il coinvolgimento di tutte le realtà presenti, dare voce a chi voce non ha, dare corpo e sostanza alla nostra costante lotta contro chi ci opprime come persone e individualità, creare un momento di incontro e conoscenza per chi vorrà esserci e farsi trovare nel combattere assieme per una Toscana migliore, per un paese civile e una società di più equa e rispettosa di tutt3. Per questo motivo il manifesto politico, oltre ad una parte di denuncia, contiene richieste concrete, azioni che è possibile mettere in campo sia a livello locale che nazionale, per percorrere la strada dei diritti che ancora mancano riguardo alle tematiche che abbiamo voluto prendere in considerazione e cioè: affettività e famiglie, contrasto alle discriminazioni, educazione alle differenze, salute, prevenzione e benessere, autodeterminazione, lavoro, diritti umani e diritti queer nel mondo, territori, ambiente e sostenibilità”.

Quali sono le principali sfide che la comunità LGBTQ+ affronta nella vostra Regione?

“In questo momento è in corso una esplicita e spudorata battaglia ideologica e violenta nei confronti delle persone LGBTQIA+ con una precisa minaccia ai diritti delle famiglie omogenitoriali e delle persone trans* e non binarie. Solo nell’ultimo anno, ci siamo viste negare il diritto alla salute con la complicazione dell’accesso ai percorsi di affermazione di genere e con indagini parlamentari faziose e ideologiche. Ci siamo sentit3 dire dai tribunali che le trascrizioni degli atti di nascita dell3 nostr3 figli3 sono illegittime. Ci siamo ritrovate a prendere parte alla rabbia collettiva verso chi può ma non vuole contrastare efficacemente tutte le forme di violenza di genere. E’ per questo che anche quest’anno, come ogni anno dal 2016, scendiamo in strada. Il Pride è un momento di rabbia, di resistenza, un momento di festa fra i momenti duri e difficili, di lavoro sul territorio e di riflessione interna. Vogliamo, anzi sentiamo forte l’imperativo esistenziale di fare cultura LGBTQIA+. Di essere, con le nostre associazioni e le nostre attività, presidi di vita LGBTQIA+, spazi fisici, reali, attraversabili, accessibili, inclusivi”.

Come coinvolgere la comunità locale alla partecipazione?

“Durante il percorso di avvicinamento abbiamo tenuto delle assemblee aperte proprio per intercettare istanze e temi locali da riportare nel manifesto politico e per trovare sinergie e supporto per l’organizzazione. Con l’aiuto di associazioni locali abbiamo promosso nel territorio lucchese e in altri territori regionali incontri, dibattiti e occasioni di confronto sui temi rivendicativi del Toscana Pride, incontrando grande accoglienza e partecipazione. Auspichiamo una grande partecipazione della società civile alla parata: vogliamo tutt3 coloro che vogliono una società più giusta, evoluta ed inclusiva scendano con noi in piazza, ci mettano la faccia e sostengano le battaglie comuni”.

Ci sono state criticità o opposizioni per l’organizzazione?
“Alcuni gruppi di estrema destra hanno prodotto dei volantini “contro il Toscana Pride”, con ben poche argomentazioni per ritenere non valida la manifestazione e di certo dobbiamo rilevare che l’amministrazione locale non ha esattamente esultato dalla felicità nel sapere che l’edizione 2024 si sarebbe tenuta a Lucca, questo è evidente. E’ stato inoltre difficile costruire la manifestazione in un territorio in cui non risiede alcuna associazione del comitato promotore. A fronte di questo dobbiamo dire che abbiamo ricevuto moltissime attestazioni di stima e preziose offerte di collaborazione di associazioni locali, che ci hanno inorgoglito, sostenuto e confermato che abbiamo fatto la scelta più giusta: non è un mancato benvenut3 che fermerà la marea arcobaleno che porteremo in piazza”.

Ci sarà una madrina o un padrino del Pride? La parte “ludica” o un party conclusivo?

“Il Toscana Pride, tradizionalmente, non ha padrini o madrine, figure di richiamo o personaggi famosi in testa alla parata: è una scelta molto rigorosa che vuole portare al centro le istanze contenute nel manifesto politico. Durante la parata, avremo esibizioni e performance di artist3, drag e musicist3. Per la serata abbiamo in programma un magnifico party after Pride a Torre del Lago in collaborazione con il Mamamia: una serata di musica, performances e divertimento, assolutamente inclusivo e aperto a tutt3, in un luogo storico e simbolico della movida LGBTQIA+ toscana”.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, ha dichiarato in un’intervista rilasciata a “La Nazione”: “La marea arcobaleno che si ritroverà a Lucca saprà anche quest’anno lanciare un forte messaggio per chiedere una società aperta, senza pregiudizi e discriminazioni”.
A partecipare, tra gli altri, saranno: AGEDO Firenze, Arcigay Arezzo “Chimera Arcobaleno”, Arcigay Firenze “Altre Sponde”, Arcigay Prato-Pistoia “L’Asterisco”, Arcigay Siena “Movimento Pansessuale”, Coming Out (Valdinievole, Zona del Cuoio, Piana di Lucca), Famiglie Arcobaleno (Toscana), IREOS Comunità Queer Autogestita (Firenze). Sostenitrici: SPI CGIL, ARCI toscane, Uisp Toscana.

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