Il Comune di Volla nomina Claudia Cavallo, attivista transgender, garante per i diritti delle persone LGBT+
Claudio Finelli
Claudia Cavallo: “la diversità unisce, l’uguaglianza prospera; Volla abbraccia l’uguaglianza LGBT+ e ogni colore dell’arcobaleno”.
Dopo un lungo percorso, che ha previsto anche l’emanazione di un avviso pubblico, il Comune di Volla, cittadina in provincia di Napoli, ha deciso di dotarsi di un garante dei diritti delle persone LGBT+, e ha nominato Claudia Cavallo, attivista transgender e operatrice sociosanitaria.
All’indomani di questa importante decisione, raggiungiamo la Cavallo per raccogliere sue considerazioni “a caldo” sulla nomina a lei assegnata
Quanto è importante, a tuo parere, che un comune dell’hinterland napoletano, abbia deciso di fornirsi di un garante dei diritti delle persone LGBT+?
Sono felicissima di ricoprire questa carica di garante dei diritti delle persone Lgbt+ e voglio ringraziare per il ruolo riconosciutomi il Sindaco di Volla, Giuliano Di Costanzo, il Consiglio Comunale e la Presidente di Commissione delle politiche sociali, Raffaella Maresca. Il ruolo di garante dei diritti delle persone Lgbt+ è molto importante perché serve a difendere i diritti e promuovere l’uguaglianza delle persone Lgbt+ all’interno di una comunità. Il garante serve a verificare che le leggi siano rispettate, ad eliminare le discriminazioni e implementare politiche inclusive che favoriscano la piena partecipazione e il benessere delle persone LGBT+. La figura che dovrò ricoprire si preoccupa di garantire l’accesso equo delle persone LGBT+ ai servizi pubblici e a promuovere l’istruzione sulla diversità sessuale e di genere, proponendosi peraltro di collaborare con le istituzioni per creare politiche inclusive.
Tu sei attivista per i diritti delle persone transgender e sei stata operatrice per la Casa delle Culture e dell’Accoglienza delle persone Lgbt+ di Napoli. Che ruolo ha avuto quest’ultima esperienza nella tua formazione personale e nella tua crescita come attivista? Che ruolo ha avuto il tuo coinvolgimento all’interno di ATN, Associazione Transessuale Napoli? E che ruolo ha assunto la tua partecipazione, da militante, ai diversi Pride a cui hai preso parte in maniera attiva?
Sono sempre stata e sono ancora oggi attivista per i diritti delle persone trans ed essendo stata operatrice nella Casa delle Culture e dell’Accoglienza LGBT+ di Napoli, sono estremamente favorevole alla creazione di Case d’accoglienza LGBT+ perché forniscono un ambiente sicuro e accogliente per persone che potrebbero essere in situazioni difficili e vittime di discriminazioni a causa della loro identità di genere o del loro orientamento sessuale. Questi spazi offrono sostegno emotivo, alloggio temporaneo e servizi specifici per persone LGBT+, come l’assistenza legale, counseling di avviamento al lavoro o sostegno psicologico. La mia personale esperienza come operatrice nella struttura di Napoli è stata importantissima e formativa e mi ha fornito un’esperienza diretta di quelle che sono le sfide e le difficoltà che affrontano le persone LGBT+ in condizioni di vulnerabilità. Quest’esperienza mi ha permesso di comprendere meglio le esigenze delle persone LGBT+, esigenze a me comunque non estranee essendo stata anche io vittima di discriminazioni, e ho sviluppato un’empatia e una sensibilità ancora maggiore e la volontà di spingere verso un impegno ancora più forte per il raggiungimento dei diritti e dell’uguaglianza. D’altronde, sono ancora portavoce dell’Associazione Transessuale Napol, ATN, e devo ringraziare sia la Presidente Ileana Capurro e la Vicepresidente Loredana Rossi per l’opportunità che mi hanno dato di fare un percorso così lungo e ricco nel campo dell’attivismo e sia le altre associazioni relazionandomi alle quali sono cresciuta come attivista, in questi anni, come Antinoo Arcigay Napoli e Alfi Le Maree. Il Pride, infine, è oggi il momento politico più significativo per la comunità Lgbt+, funzionale a celebrare le istanze e la storia del movimento, importante per rivendicare visibilità e diritti, per rilanciare le sfide ancora necessarie e per promuovere accettazione e uguaglianza.
Quali sono gli obiettivi che ti poni come garante delle persone LGBT+ del comune di Volla?
L’obiettivo principale che mi prefiggo è quello di tutelare i diritti fondamentali delle persone Lgbt+, compresa la libertà di essere sé stessi e amare chi si vuole. Inoltre, intendo promuovere la consapevolezza riguardo le sfide e le esigenze della comunità LGBT+, lo sviluppo di politiche inclusive attraverso la collaborazione con le istituzioni e l’elaborazione di politiche di prevenzione delle discriminazioni fondate su orientamento sessuale e identità di genere.
Come garante, voglio anche avvicinarmi al mondo della scuola, a tutti coloro che oggi non hanno ancora una determinata conoscenza e formazione, per informare, prevenire e combattere atti discriminatori verso soggetti appartenenti alla comunità LGBT+.
Nel territorio napoletano, esistono ben quattro strutture per l’accoglienza delle persone LGBT+. Oltre la Casa d’accoglienza di Napoli, ci sono le strutture di Pomigliano, Caivano e San Giorgio a Cremano. Quanto potrebbe essere importante, secondo te, che il Comune di Volla riuscisse a collegarsi a questi presidi del territorio che possono fornire preziosi servizi alle persone della comunità LGBT+?
I centri antidiscriminazione sono molto importanti per il supporto che offrono a tutte le persone vittime di ingiustizie e discriminazioni. È fondamentale pertanto che il Comune di Volla si colleghi ai centri presenti sul territorio napoletano proprio in virtù dei servizi di supporto, sia legale che emotivo e psicologico, erogati a beneficio delle persone vittime di pregiudizio, stigma ed esclusione.
Che ruolo ha nel tuo percorso di militanza, l’attivismo ambientalista e a tutela dei diritti degli animali, da sempre coltivato parallelamente a quello per i diritti delle persone LGBT+?
Il mio impegno politico e sociale abbraccia tante cause significative, dall’impegno per i diritti delle persone Lgbt+, all’ecologia e alla difesa dei diritti degli animali. Il mio attivismo dimostra una profonda sensibilità verso varie questioni sociali ed etiche. Sono peraltro presidente di un’associazione, che ho fondato nel 2022, e che prende il nome della mia prima cagnolina: Meicla zampe indifese. Difendere questi valori mi porta sempre più a fornire il mio contributo a una società bisognose di certezze e tutele. Dedico, infine, alla città di Volla questa mia frase: La diversità unisce, l’uguaglianza prospera; Volla abbraccia l’uguaglianza LGBT+ e ogni colore dell’arcobaleno.
IN FOTO CLAUDIA CAVALLO CON GIULIANO DI COSTANZO, SINDACO DI VOLLA.