Redazione

Ho deciso qualche lustro or sono, scherzo, di studiare Scienze della Comunicazione e giusto per rendere tutto più semplice di scegliere il giornalismo come mestiere. Ho lavorato per Il Mattino, Fanpage, Striscia la notizia e adesso sono a Napolitoday; ho anche scritto due libri: “Torre Annunziata tra camorra e deindustrializzazione” (Editoriale Scientifica) e “Napolinegra” (Iod Edizioni). Ho vinto due volte il premio Giancarlo Siani (2020 e 2022) e il premio Donelli (2022). Sono stato scelto per dirigere Radio Pride in “quota etero” perché non si discrimina nessuno!

Grazie al mio passato, non sempre una passeggiata tra campi profumati di lavanda, oggi sono la donna che volevo essere, fiera e orgogliosa, incasinata e impegnata, una donna trans. Sono imprenditrice e attivista nel mondo LGBT+, ho mille interessi e amo complicarmi la vita; infatti, sono anche vicepresidente dell’associazione “Pride Vesuvio Rainbow”. Sono stata scelta per co-condurre Radio Pride spero per le mie forti doti comunicative perché sulla simpatia non ci punterei troppo!

A 18 anni mi sono diplomata ma ho subito deciso che l’unica cosa che mi avrebbe salvata era la musica. Una passione, un lavoro, ho fatto ciò che si chiama ” gavetta dal basso” lavorando nei peggiori locali della zona vesuviana. Oggi sono una direttrice artistica e di palco, ho creato un circuito di musica live in questi paesi di provincia dove neanche Gesù Cristo si sarebbe fermato, pur passando per Eboli! Sono stata scelta per co-condurre Radio Pride perché credo in Elvis the pelvis!

Sono docente di materie letterarie e latino e segretario , delegato cultura del direttivo di Antinoo Arcigay Napoli. Collaboro con Corrierespettacolo e le mie segnalazioni letterarie compaiono mensilmente su Le Monde Diplomatique. Sono stato autore e conduttore, dal 2016 al 2018, della trasmissione radiofonica L’Altra Frequenza – LGBT On Air. Sono il creatore e il direttore artistico di Poetè, ciclo di letture poetiche (e non solo) infuse di teina, manifestazione letteraria legata ai Diritti LGBT+ che si svolge a Napoli dal 2009.

Dopo 26 anni passati a scrivere sui siti di fanfiction italiani, sono finito nella Redazione di Radio Pride per conciliare due delle mie più grandi passioni: la scrittura e l’attivismo. In qualità di ragazzo trans omosessuale, sono fortemente attivo nell’underground napoletano per la Comunità LGBTQI+, prendo parte all’organizzazione dei Pride e mi reputo piuttosto informato su qualsivoglia tematica legata al mio ambiente. Sono stato scelto per far parte della Redazione di Radio Pride nella speranza di far chiarezza sulle tematiche, a volte complesse, del Mondo T e non solo…. Spero di non commettere strafalcioni, per la serie “ Io speriamo che me la cavo”. Solo un’ultima cosa…Ho un fantastico tagli di capelli di cui vado molto fiero!

Vivo oscillando tra immagini e parole alla costante ricerca di una nuova emozione da appuntare nei miei diari. Tra un drink e un biglietto aereo ho studiato il greco e il latino, dimenandomi nel mondo dei mille lavori. Da giornalista pubblicista ho scritto per diverse testate e anche come ghostwriter. Gestisco la comunicazione di alcune associazioni sportive e di alcuni politici locali e da attivista poco associato dirigo le battaglie a me care dalle retrovie. Per non farmi mancare nulla, condivido questa nuova folle avventura di RadioPride con Nausica, Samuel sotto la severa…. supervisone del nostro direttore.

Ho sempre amato leggere, comunicare, scrivere. Per questo motivo, fin da bambino, immaginavo di fare il giornalista. Il giornalismo, in effetti, rappresenta il primo sogno personale serbato nel cassetto. Un sogno, fortunatamente, realizzato. E, incredibilmente, anche con molte soddisfazioni. La mia passione mi ha spinto a collaborare come cronista di giudiziaria e di nera per i quotidiani Il Mattino e il Roma di Napoli, poi, a un certo punto, è arrivata un’inattesa svolta. Forse un’improvvisa ma splendida paternità mi ha spinto a riflettere maggiormente su quale fosse il mio “vero posto nel mondo”. Mi sono chiesto, guardando il mio piccolo Gaetano crescere, se esistessero una funzione e un lavoro maggiormente responsabilizzanti in una società globalizzata e frenetica. Mi sono “riciclato” in una sorta di novello “cantastorie”, raccontando soprattutto le incredibili vicende di discriminazione che in Italia, specialmente al Sud, continuano a proliferare come se nulla fosse. Anche per questo ho abbracciato il progetto di Radio Pride. Sono convinto che una stampa e un’informazione davvero libera possano rappresentare un primo argine culturale contro ogni sorta di discriminazione

Le parole mi hanno scelto per farsi scrivere e pronunciare Grazie alle note sono nate canzoni Grazie alla stampa anche articoli di svariati argomenti Grazie alla tutela alla salute ho insegnato ad amare il lavoro Grazie alla fantasia ho scritto racconti Grazie all’amore ho raccontato poesie Grazie ai Pride ho imparato a gridare con gentilezza