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Mattarella promulga la legge sulla GPA reato universale. Il testo lunedì in Gazzetta. Ecco le prime reazioni

Il cittadino italiano che farà ricorso alla gpa all'estero rischia pene fino a due anni di reclusione

Mattarella promulga la legge sulla GPA reato universale. Il testo lunedì in Gazzetta. Ecco le prime reazioni

Diritti civili, News

17 Novembre 2024

Di: Salvatore Piro

Ha atteso fino all’ultimo momento utile, utilizzando quasi per intero i 30 giorni concessi al Quirinale per controllare gli aspetti più controversi di una legge “sbagliata”. Ma, alla fine, ha ceduto. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha promulgato la legge che considera la maternità surrogata come reato universale. Il testo, che porta la firma della capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Giustizia della Camera, Carolina Varchi, sarà in Gazzetta ufficiale lunedì. La maternità surrogata, o GPA, che in Italia è già un reato, sarà quindi punita anche se commessa fuori dai confini nazionali. Durissime le pene stabilite. Il cittadino italiano che farà ricorso alla gpa all’estero sarà sanzionato con pene fino a due anni di reclusione e con multe fino a un milione di euro.

“Siamo pronti a difendere tutte le coppie danneggiate da questa legge ingiusta e irragionevole. Porteremo la nostra e la loro battaglia nei tribunali e in ogni sede adeguata, con l’obiettivo di ristabilire un’opportunità offerta dalla scienza, che una normativa cieca e brutale pretende di condannare come reato universale. Sono già oltre 50 le coppie che, da tutta Italia, si sono rivolte al team legale dell’Associazione Luca Coscioni preoccupate per le conseguenze che questa legge potrà avere sul loro progetto di famiglia”. Questo il primo commento rilasciato all’ANSA da Marco Cappato e Filomena Gallo, dell’Associazione Luca Coscioni, in merito all’ennesima legge “sbagliata” voluta dal Governo Meloni.

Lo stesso Presidente Mattarella, venerdì scorso, intervenendo a Roma nell’ambito dell’evento “25 anni di Osservatorio Permanente Giovani-Editori”, aveva dichiarato: “Più volte ho promulgato leggi che non condivido, che ritenevo sbagliate e inopportune, ma erano state votate dal Parlamento e io ho il dovere di promulgare a meno che non siano evidenti incostituzionalità. In quel caso ho il dovere di non promulgare, ma devono essere evidenti”.