Querelle Trapanese/Troise: il racconto dell’assessore, la smentita della consigliera e l’attesa di nuove testimonianze
La nostra testata, nella giornata di domenica, ha raccolto la notizia, poi diffusa anche da altre testate, di un deplorevole episodio che si sarebbe verificato durante una seduta del consiglio municipale della IV municipalità, che avrebbe coinvolto l’assessore alle politiche sociali del Comune di Napoli, Luca Trapanese, e la consigliera della suddetta Municipalità, Eliana Troise. Quest’ultima, infatti, avrebbe gravemente offeso l’assessore, da sempre sensibile alle istanze della comunità Lgbtq+, utilizzando un’espressione volgare e decisamente omofoba.
Raggiunto l’assessore Trapanese telefonicamente. per saperne di più su quanto accaduto, ci ha risposto così:
Assessore ci può spiegare cosa è accaduto tra lei e la consigliera Iliana Troise della 4° municipalità?
È avvenuto tutto durante un consiglio municipale della IV municipalità, la cui presidente è Maria Caniglia: la consigliera Troise ha subito mostrato grande intemperanza anche di basso livello, interrompeva continuamente e non faceva parlare…bisogna considerare che sono stato due ore in silenzio ad ascoltare i consiglieri su temi importanti come immigrazione, rom, infanzia. Temi importanti: la municipalità IV è molto colpita da questi disagi sociali, sembra quasi che molte di queste problematiche si concentrino in questa municipalità. Io quindi ero lì per cercare di dare delle risposte rispetto a quello che è stato fatto in questi tre anni.
La consigliera ha avuto due atteggiamenti diciamo intollerabili: innanzitutto interveniva urlando a microfono, non consentendomi di parlare, poi si alzava, sbatteva la porta e usciva. Ha fatto due dichiarazioni gravissime, la prima accusando l’amministrazione di clientelismo laddove io, per risposta, ho presentato un progetto che proviene da una fondazione di Milano che si chiama Terzo Luogo e che ha deciso di comprare un immobile del comune nella IV municipalità e di fare tutte attività dedicate ai minori investendo quasi 5 milioni di euro, e ho mostrato come l’amministrazione, in questo caso, stia facendo quello che fanno ormai tutti i grandi comuni, cioè promuovere la collaborazione tra pubblico, privato, terzo settore, fondazioni e imprenditori. E lei per ben due volte ci ha accusato di clientelismo, cosa gravissima.
E poi cos’altro è accaduto?
E poi nell’uscire, sbattendo come al solito la porta, con modalità volgari, ha detto ad alta voce “STU RICCHION E MERD”, ovviamente io non l’ho sentita personalmente, ho sentito che erano delle volgarità ma non ho sentito esattamente quello che aveva detto e me ne sono andato perché il consiglio era chiuso. Dopo però mi hanno chiamato consiglieri e assistenti sociali per denunciarmi questa cosa.
E come ha reagito?
Dico la verità, non ho potuto non denunciarla, perché l’offesa non è tanto a me, perché son orgoglioso di essere un ricchione di merda, ma ad un’intera comunità e soprattutto da parte di una persona che in un consiglio municipale rappresenta un’istituzione. Quindi io posso capire l’ignoranza (lei non sa cos’è il clientelismo e una serie di cose) ma l’offesa rispetto a temi politici, temi legati ai diritti, da parte di una consigliera municipale non è tollerabile. Secondo me, di conseguenza, questa persona si dovrebbe dimettere, non può rappresentare una cittadinanza: se non ha la capacità di esprimersi e non ha neanche la capacità di capire le azioni tecniche di un’amministrazione…figuriamoci quelle più legate all’essere umano.
Detto questo, concludo dicendo che comunque la presidente della IV municipalità non ha alzato un dito né prima né durante né dopo, completamente in silenzio, sopraffatta da questi consiglieri municipali.
La notizia ha naturalmente raccolto anche la reazione della Troise che, nella giornata di oggi, ha diramato un comunicato stampa firmato con il suo avvocato – e che di seguito riportiamo – per smentire quanto dichiarato dall’assessore Trapanese.
La sottoscritta Eliana Troise, docente di scuola superiore e consigliera della IV Municipalità del Comune di Napoli, eletta nella coalizione della maggioranza che guida l’ente, è fortemente indignata per le parole offensive e prive di qualsiasi fondamento, in quanto non documentate, espresse dall’assessore Luca Trapanese sulla stampa cittadina. Nelle accuse si fa riferimento a frasi omofobe che hanno fortemente condizionato l’opinione pubblica cittadina, pronunciate davanti a soggetti ad oggi non identificati. Le accuse dell’assessore Trapanese costituiscono una grave offesa all’immagine personale, politica e lavorativa della consigliera municipale che MAI , in alcuna occasione ha proferito frasi omofobe e/o offensive verso chiunque. Per tale ragione, se l’assessore Trapanese non indicherà espressamente il o i soggetti davanti ai quali sono state espresse le frasi offensive, consentendo il diritto di difesa, avendo creato una situazione di ingiustificata indignazione nei confronti della consigliera Eliana Troise, verrà dato mandato allo studio legale Ricciuto di agire in tutte le sedi giudiziarie per la migliore tutela dei propri diritti. lI ricavato delle azioni risarcitorie verrà versato in favore delle associazioni LGBT, in particolare alle associazioni genitoriali, verso i cui membri la consigliera Eliana Troise ha sempre manifestato rispetto e solidarietà disprezzando ogni comportamento omofobo.
In attesa che ci siano altri riscontri, la nostra testata ha ritenuto riportare integrare le due versioni contrastanti. Qualsiasi testimonianza che possa fare luce su una vicenda così controversa, in un senso o nell’altro, è senza dubbio, ancora, ben accetta.