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Educazione sessuo-affettiva nelle scuole: i fondi stanziati dal governo dirottati sui “corsi per la fertilità”

La Rete degli Studenti Medi: "Imbarazzati dalle scelte dell'esecutivo". Action Aid: "E' una decisione grave e che va contro tutto ciò che la politica dice di dover fare"

Educazione sessuo-affettiva nelle scuole: i fondi stanziati dal governo dirottati sui “corsi per la fertilità”

Politica, Salute

12 Gennaio 2025

Di: Sharon Santarelli

Lo scorso nove gennaio, il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha annunciato l’annullamento del fondo di mezzo milione di euro per l’educazione all’affettività e alla sessualità nelle scuole: “Quei soldi”, ha detto Luca Ciriani in Aula, “serviranno a formare gli insegnanti prioritariamente riguardo alle tematiche della fertilità maschile e femminile, con particolare riferimento all’ambito della prevenzione delle infertilità”.


Luca Ciriani

La ONG Action Aid: “E’ una decisione grave e che va contro tutto ciò che la politica dice di dover fare.

La Rete degli Studenti Medi: “Imbarazzati dalle scelte dell’esecutivo“.

Mezzo milione di euro, inizialmente ottenuto per merito di un emendamento di Riccardo Magi (deputato ed esponente di +Eurora) alla legge di bilancio e destinato a corsi per educare i giovani alle salute sessuale, alle relazioni ed al rispetto reciproco è stato dirottato dal Governo. I fondi, già abbastanza esigui, per insegnare ai nostri giovani che no, “ti ha picchiata perché ti ama”, quei fondi per spiegare l’importanza del consenso e del suo rispetto sono stati dirottati su corsi di formazione, degli insegnanti, sulla fertilità.


Riccardo Magi

Se davvero fosse stati necessari dei fondi per la fertilità (e di conseguenza l’infertilità) il Governo avrebbe potuto prenderli dal miliardo di euro che ha previsto per finanziare il centro in Albania, diventato una vergogna.

Le priorità di questo Governo sono oramai chiare da molti mesi, se non anni.
Eliminare quei fondi ha un significato chiaro: chiudere gli occhi. E chiudere gli occhi vuol dire ignorare. E ignorare è la peggiore delle colpe.

I problemi non si possono ignorare, ma vanno affrontati

Nel nostro Paese, le malattie sessualmente trasmissioni sono fortemente aumentate. In Italia 6 ragazzi su 10 non utilizzano abitualmente il preservativo. Gli adolescenti sono inconsapevoli sia dei rischi che quelle malattie possono portare sia dei metodi di protezione efficaci che posso essere utilizzati per prevenirle.  Tra le malattie sessualmente trasmissibili in aumento troviamo la gonorrea, la clamidia e la sifilide.

Molti giovani non hanno ancora chiaro che cosa sia il consenso ed il rispetto dei confini altrui. Gli stereotipi della società patriarcale hanno fanno sì da legittimare la violenza di genere. Nelle ultime 2 settimane ben 5 aggressione omofobe sono state registrate. Ce ne saranno state certamente molte altre che non sono state denunciate.

Ma per il Governo questo non conta

La salute sessuale e l’educazione sessuale e affettiva, ancora una volta, non sono priorità per il Governo italiano. E’ stato più facile spostare fondi altrove e far finta che il problema non esista, invece che impegnarsi affinché la società patriarcale e omofoba nella quale viviamo cambi passo. Purtroppo però non è più possibile sopportare questo.

Vedere continuamente i fondi dirottati in altro è snervante. Basti pensare ai fondi versati alle regioni ed ai comitati pro vita, oramai da anni, invece che utilizzati per incrementare gli asili nido e per aiutare veramente le donne con figli, figli che le donne devono liberamente decidere in prima persona di mettere al mondo.

La farsa

La ONG ActionAid accusa il governo: “È una decisione grave e che va contro tutto ciò che la politica dice di dover fare, dal governo al Parlamento, per contrastare la violenza maschile contro le donne e di genere, cioè prevenire partendo dalla scuola le cause dei comportamenti violenti”. Una scelta, hanno ricordato in una nota, che va contro quanto richiesto dalla maggior parte della popolazione italiana. E, come emerso in una indagine condotta da Ipsos per Action Aid, sono gli stessi adolescenti a rivelare quanto sia urgente occuparsi di prevenzione della violenza: su un campione  di circa 800 ragazze e ragazzi tra i 14 e i 19 anni ha svelato che c’è confusione sia su dove si annidi la violenza sia sulle conseguenze che essa porta.

GayNet sulla pagina social di “da voce al rispetto” commenta: “Un parlamento in preda ai Pro-Vita! Non abbiamo mai conosciuto, in dieci anni di “Educare alle differenze”, un insegnante che ci ha mai detto: il problema dei ragazzi è come prevenire l’infertilità. Tutto questo è davvero ridicolo

Non c’è più tempo. Una decisione di questo tipo è imbarazzante. Ci auspichiamo che il Governo trovi i fondi per una corretta educazioni affettiva e sessuale dei giovani del nostro Paese. La prevenzione e l’educazioni sono fondamentali per vivere in una società fondata sul rispetto del prossimo.