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BABBO NATALE SPOSA UNA DRAG QUEEN. INTERVISTA DI CLAUDIO FINELLI A DIEGO DI FLORA.

BABBO NATALE SPOSA UNA DRAG QUEEN. INTERVISTA DI CLAUDIO FINELLI A DIEGO DI FLORA.

News

10 Dicembre 2022

Di: Radio Pride

Fa discutere la campagna pubblicitaria “Unconventional Xmas”. L’art director Di Flora: “diffondo il concetto di libertà e amore universale.

L’immagine fotografica di una campagna pubblicitaria natalizia dal significativo titolo “Unconventional Xmas”, ideata da Diego Di Flora, noto art director e autore TV che ha curato, tra l’altro la direzione artistica del Napoli Pride 2021 e 2022, sta sollevando alcune polemiche per la sua originalità che, ad alcuni, sembra essere in conflitto con la natura del Natale quale festività dedicata ai bambini.

L’immagine ritenuta provocatoria, proposta dal fotografo Luca Cacciapuoti, ritrae un Babbo Natale che si sposa con una Drag Queen, ed è coerente con la campagna pubblicitaria della medesima azienda che lo scorso anno proponeva un Babbo Natale che baciava un uomo, una donna afroamericana e un’anziana signora.

È dunque evidente che l’azienda, in accordo con Di Flora, ha inteso utilizzare la propria campagna pubblicitaria anche per diffondere un messaggio positivo d’inclusione ed emancipazione che, sebbene possa apparire poco convenzionale, è in linea anche con l’idea di un Natale che sia una festa per tutte e tutti e non escluda nessuno.

Per parlarne, raggiungiamo telefonicamente l’art director Diego Di Flora.

Diego, la tua campagna di comunicazione propone un Babbo Natale che sposa una Drag Queen. L’immagine è decisamente poco convenzionale. Cosa te l’ha ispirata?

Ho da sempre provato a trasmettere il concetto di libertà e di amore universale.
Il mio slogan sin da piccolo è: l’amore sceglie le persone e non il loro sesso.
Tutti, senza ledere i diritti di nessuno, devono poter amare in totale libertà.

Diego, cosa rispondi a chi sta sollevando polemiche relativamente al fatto che la tua immagine infrangerebbe l’iconografia tradizionale del Natale come festa dei bambini?

I bambini sono delle spugne ed assorbono quelli che noi genitori gli trasmettiamo.
Ho tantissimi amici che hanno raccontato la foto della campagna ai loro figli e nessuno di loro è rimasto traumatizzato.
Le etichette le mettiamo noi adulti ed è giusto educare i più piccoli alle diversità trasmettendogli così valori che risulteranno opportunità di crescita.

La tua immagine, oltre a scandalizzare qualcuno, veicola un messaggio d’amore, al di là di stereotipi e pregiudizi. Che ruolo possono avere le campagne pubblicitarie nel veicolare, oltre all’offerta commerciale, anche messaggi e valori positivi?

Un ruolo importante. La comunicazione incide moltissimo sulle nostre vite, le nostre scelte e il nostro tenore di vita.
Il periodo storico che stiamo vivendo  è delicato, soprattutto per i diritti civili, noi creativi abbiamo il compito di stimolare il confronto, di aprire le menti e dare la possibilità a tutti di avere una “posto” nella società.

Intervista di Claudio Finelli, responsabile cultura Antinoo Arcigay Napoli.

Drag Queen Bellatrix