Ad un anno dalla morte di Enzo Moscato, We Love Enzo trasforma Napoli in un palco diffuso
Claudio Affinito: «We Love Enzo è il nostro modo di continuare a dialogare con lui». E la Sala Assoli diventa Sala Assoli - Moscato
Ad un anno della sua scomparsa, Napoli ricorda la poesia immortale e il ricchissimo immaginario artistico di Enzo Moscato, genio rivoluzionario del teatro contemporaneo, e si trasforma in un palcoscenico diffuso: dall’11 gennaio al 1° febbraio, infatti, avrà luogo la terza edizione della manifestazione We Love Enzo.
Oltre a Sala Assoli, storica casa teatrale di Moscato, che da lunedì 13 gennaio si chiama ufficialmente Sala Assoli-Moscato, tutta la regione omaggia il grande maestro, coinvolgendo una rete di teatri che hanno nutrito e continuano a incarnare il suo spirito: dalle Officine del Teatro di San Carlo al Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, dal Teatro Nuovo al Teatro Elicantropo, dal TIN – Teatro Instabile Napoli all’Avanposto Numero Zero, fino al Nest di San Giovanni a Teduccio, al Teatro Karol di Castellammare di Stabia e al Teatro Pasolini di Salerno.
Claudio Affinito, curatore della rassegna, scrive: «We Love Enzo è il nostro modo di continuare a dialogare con lui, attraverso quella Parola che ci ha insegnato a rispettare e reinventare. Napoli, musa e teatro per Enzo, diventa protagonista di un omaggio che trasforma ogni spettacolo in un atto di memoria e restituzione. La sua arte, travolgente come un’esplosione di emozioni, continua a vivere in noi, ricordandoci la forza della sua visione e della sua parola. We Love Enzo è la risposta al bisogno di lui che non smette di accompagnarci».
Di seguito si riportano tutti gli appuntamenti della manifestazione:
11 e 12 gennaio, Officine San Carlo di Napoli: Signurì Signurì, diretto da Cristina Donadio e Luca Trezza, un lavoro su servilismo e potere ispirato a La Pelle di Curzio Malaparte.
13 gennaio, Sala Assoli: giornata di festa dedicata allo spirito di Enzo Moscato, in quest’occasione è stata inaugurata la Sala Assoli-Moscato (non più Sala Assoli) con una nuova insegna che suggella il legame tra luogo e artista. In memoria di Moscato e del costumista Tata Barbalato, anche quest’ultimo prematuramente scomparso, è stato esposto un sipario di carta che Barbalato aveva iniziato a progettare per Moscato. Inoltre, è stata inaugurata la mostra We Love Enzo in foto e senza.
Nella stessa serata, è stato proiettato il cortometraggio Con Enzo – elegia di Mario Martone, e la ripresa filmata dell’iconico lavoro Compleanno di Enzo Moscato introdotto da una performance di Giuseppe Affinito.
Il 14 e 15 gennaio, Sala Assoli: S-Enz, di e con Giovanni Ludeno, prodotto da Casa del Contemporaneo con testi di Moscato, musiche di Massimo Cordovani e la collaborazione di Roberto Cyop.
Il 16 al 17 gennaio, Teatro Avanposto Numero Zero: Borde(r)lline di Emilio Massa, pièce che esplora le tematiche della marginalità e dell’identità;
Il 15 e 16 gennaio, Teatro Pasolini di Salerno e il 18 e 19 gennaio, Teatro Nuovo di Napoli: Scannasurice, diretto da Carlo Cerciello e interpretato da Imma Villa, capolavoro di Moscato che affronta l’incompletezza attraverso la figura del femminiello.
Insieme al Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, la Compagnia Teatrale Enzo Moscato e Casa del Contemporaneo presentano, il 20 gennaio, in Sala Assoli, le mise en éspace dei progetti finalisti del Premio Enzo Moscato, concorso ideato e dedicato a giovani artisti e compagnie under 35. La giuria composta da Giuseppe Affinito, Roberto Andò, Costanza Boccardi, Cristina Donadio, Stefania Maraucci, Angelo Montella, Fabrizia Pompilio, Pasquale Scialò, Imma Villa, ha ammesso alla fase finale i seguenti lavori: Trianon, regia di Simona De Sarno; Orfani anime da Orfani veleni, regia di Alessio Palumbo, Deborah Di Francesco e Broken Hearts Club Band; Orfani veleni, regia di Davide Cristiano. Il progetto vincitore del Premio verrà finanziato con un sostegno economico, sarà seguito con un tutoraggio produttivo e programmato per 6 recite al Ridotto del Teatro Mercadante nel corso della stagione 2025-26.
Il 21 gennaio, Teatro Mercadante: proiezione gratuita di Dadapolis di Carlo Luglio e Fabio Gargano, ispirato al libro di Fabrizia Ramondino e Andreas Friedrich Müller, che regala una delle ultime apparizioni di Moscato.
Il 23 e 24 gennaio, Teatro Elicantropo: Spiritilli e altri movimenti, con Annalisa Arbolino, Liliana Castiello, Carlo Gertrude, Michele Ferrantino, Fiorenza Raimondi, diretto da Costantino Raimondi, che fonde affabulazione e magia della poetica moscatiana.
Il 25 e 26 gennaio, Sala Assoli: Lalla Esposito porta in scena Modo Minore, prodotto da Casa del Contemporaneo, con progetto e direzione musicale del maestro Pasquale Scialò; sul palco i musicisti Paolo Cimmino, Antonio Colica, Antonio Pepe e Antonio Ottaviano (replica il 31 gennaio al Teatro Karol di Castellammare di Stabia). Le serate ad Assoli si apriranno con lo speciale omaggio degli alunni delle sezioni D ed E della scuola dell’infanzia Madonna Assunta di Napoli con Il porto di Toledo.
Il 28 e 29 gennaio, Teatro Instabile Napoli: Gino Curcione con Enza Di Blasio presenta Cartesiana, diretto da Gianni Sallustro, un intreccio di poesia e teatralità visionaria.
Tonino Taiuti chiuderà il mese al Teatro Nest con Play Moscato, ancora una produzione di Casa del Contemporaneo, in scena il 31 gennaio e il 1° febbraio.
Inoltre, a febbraio 2025, sarà pubblicato il volume Le scritture del Grande Infante (Cronopio), con saggi sull’opera e la vita di Moscato a cura di Maurizio Zanardi, Matteo Palumbo, Antonia Lezza, Gerardo Guccini e Antonio Latella, in appendice alcuni scritti inediti di Moscato.