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Continua l’ondata di violenza: altra aggressione omofoba a Genova

È l'ultima aggressione in ordine di tempo. Poche ore prima era stata colpita una coppia a Roma

Continua l’ondata di violenza: altra aggressione omofoba a Genova

Cronaca, News, Omofobia

20 Gennaio 2025

Di: Vincenzo Sbrizzi

Aggressione omofoba, nella notte tra venerdì e sabato scorsi, nel centro storico di Genova, dove un 25enne sarebbe stato aggredito da alcune persone per il proprio orientamento sessuale. Aggrediti, secondo quanto riportato nella denuncia presentata in questura, anche gli amici che avrebbero cercato di difenderlo. Secondo quanto ricostruito il pestaggio non sarebbe iniziato in seguito a un diverbio. A denunciare l’episodio è Arcigay Genova, che in una nota chiede alla politica di intervenire.

“Apprendiamo dalla stampa – si legge – dell’aggressione a carattere omofobo avvenuta nella notte tra venerdì 17 e sabato 18 gennaio ai danni di alcuni ragazzi nelle vie del centro storico di Genova. Insulti e violenza di gruppo ai danni di un venticinquenne motivate esclusivamente dal suo orientamento sessuale. Un episodio che si inserisce in un crescente clima di odio e di attacchi verso persone e luoghi della comunità Lgbtqia+ che accomunano Genova, Roma, Milano, Bologna e Napoli dall’inizio del 2025.

Questo trend, evidenziato dagli articoli di stampa dell’ultimo mese, mette in luce una situazione di crescente insicurezza in tutto il Paese. Sosteniamo con forza la scelta di sporgere denuncia alla Questura di Genova da parte del ragazzo aggredito. Denunciare permette sia di rintracciare gli aggressori sia di restituire alla stampa, alla politica e alle forze dell’ordine un quadro sempre più reale delle violenze e delle aggressioni che su tutto il territorio nazionale sono caratterizzate da un movente omolesbobitransfobico”.

L’aggressione a una coppia di Roma est

Come sottolineato da Arcigay, nello stesso fine settimana anche a Roma è avvenuta un’ulteriore aggressione ai danni di una coppia gay. Le vessazioni sono avvenute all’interno di un condominio di Roma est dove i due uomini sono stati oggetto di violenza da parte dei vicini. “A fianco della denuncia, – continua la nota – ci aspettiamo una condanna netta da parte di tutte le forze politiche e dell’opinione pubblica, per mostrare da un lato piena solidarietà e cittadinanza a ogni persona Lgbtqia+ aggredita e dall’altro per evidenziare che nella nostra regione non c’è spazio per nessun tipo di discriminazione o intolleranza.

Discriminazioni e aggressioni simili vengono registrate da anni dalla Rete Nazionale dei Centri Antidiscriminazione Lgbtqia+, di cui fa parte anche Arcigay Genova con il Centro Antidiscriminazioni Approdo Sicuro. Nella nostra regione sono pochi e isolati gli episodi di questo tipo che raggiungono la cronaca, ma esiste un sommerso di discriminazioni che grazie al lavoro del Centro Antidiscriminazioni Approdo Sicuro di Arcigay Genova, operativo da 3 anni, stiamo iniziando a far emergere. Se si contano anche gli episodi di bullismo e intolleranza motivati da orientamento sessuale e identità di genere il bilancio è decisamente negativo.

La Rete Nazionale dei Centri Antidiscriminazione Lgbtqia+, a cui aderiamo come Centro Antidiscriminazioni Approdo Sicuro di Arcigay Genova, conferma che il numero e la gravità delle violenze contro la comunità Lgbtqia+ sta aumentando su tutto il territorio nazionale. La Legge Regionale 52/2009 della Liguria recante ”Norme contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere”, dopo una iniziale implementazione ad alcuni regolamenti istituzionali, è rimasta senza una reale attuazione e senza risvolti concreti nel combattere questo tipo di discriminazioni.

Una legge al tempo promettente, che permetterebbe la realizzazione di eventi culturali e formativi sostenuti da Regione, Province ed Enti Pubblici in collaborazione con le associazioni, campagne di sensibilizzazione diffuse sui nostri territori. Oggi queste azioni sono rimesse alle risorse e alla volontà di associazioni ed enti privati, quando invece è importante che anche la politica e le istituzioni locali si impegnino sul tema. Ci uniamo alle voci delle recenti manifestazioni di Milano e Roma per chiedere alla politica regionale e nazionale di agire tempestivamente per la promulgazione di leggi a sostegno della comunità Lgbtqia+”.