Roma, assemblea nazionale delle realtà LGBTQIA+, grande partecipazione e uniti verso la mobilitazione del 17 maggio
200 persone in presenza e online, più di 50 associazioni e movimenti provenienti da tutta Italia, diverse realtà alleate, hanno preso parte ieri a una grande assemblea del movimento LGBTQIA+ intitolata “verso il 17 maggio”.

Roma, 29 marzo 2025
L’assemblea è stata promossa da un insieme di associazioni aderenti al manifesto de “la strada dei diritti“, ed è scaturita dalla consapevolezza di vivere una situazione senza precedenti. Si è preso atto che il contesto internazionale e nazionale è segnato da un clima di oppressione sempre più evidente, da aggressioni all’ordine del giorno, da azioni governative che minacciano le nostre esistenze, dalla restrizione continua degli spazi capaci di valorizzare la diversità, dalla scuola, alla sanità al lavoro. In questo scenario, l’assemblea ha lanciato un percorso politico partecipato mettendo al centro l’esigenza di riconoscere e valorizzare le diversità di approcci, culture e sensibilità e dare priorità alle soggettività più colpite: le persone trans, non binarie e intersex, le famiglie e i genitori LGBTQIA+.
Pronta la mobilitazione nazionale del 17 maggio
L’obiettivo del percorso è quello di lavorare per una mobilitazione nazionale nella data del 17 maggio (la giornata internazionale contro la LGBTQIAfobia) trasformando questa data, già simbolicamente forte, in una piattaforma aperta e inclusiva per chiunque creda che difendere i diritti delle minoranze sotto attacco significhi proteggere la democrazia, lo stato di diritto e la pace.
Ospitata dal CCO Mario Mieli l’assemblea si è articolata in cinque tavoli di lavoro, online e in presenza, che hanno approfondito i temi sui quali vogliamo accendere i riflettori e aprire uno scontro politico: persone trans*, famiglie e genitorialità, salute e autodeterminazione, crimini d’odio e pratiche di conversione, democrazia, educazione e lavoro.
Da tutta Italia le persone partecipanti hanno sottolineato la necessità di rompere il silenzio e denunciare i diritti costituzionali negati alle persone LGBTQIA+ evidenziando come questi attacchi siano parte di una più ampia offensiva contro la giustizia sociale, la democrazia e le libertà fondamentali. Il percorso verso il 17 maggio si inserisce in un clima di crescente mobilitazione sociale, tra l’avvio della stagione referendaria, la protesta contro il ddl sicurezza, la prima marcia lesbica in Italia del 26 aprile e l’imminente stagione dei Pride.
Solidarietà con Budapest e stop al DDL sicurezza
L’assemblea ha inoltre messo in campo due azioni dimostrative: una per esprimere solidarietà con Budapest, dove il regime di Orban ha recentemente cancellato il Pride, e un’altra contro il ddl 1660, un provvedimento che limita ulteriormente gli spazi democratici. Nelle prossime settimane il lavoro dei tavoli confluirà in una sintesi operativa per dare ufficialmente il via alla mobilitazione nazionale per il 17 maggio.
