La Cassazione su Sparavigna, contro Sannino fu ingiuria e non diffamazione
La Corte di Cassazione ha qualificato il fatto come ingiuria e non diffamazione aggravata (depenalizzata dal Governo Renzi)
Arriva il punto finale sulla vicenda che vide protagonista il giornalista Salvatore Sparavigna contro il presidente di Antinoo Arcigay Napoli, Antonello Sannino. A segnarlo è la Corte di Cassazione che ha qualificato il fatto come ingiuria e non diffamazione aggravata, come sostenuto dalla Corte d’Appello di Napoli che condannò il giornalista.
Condanna che viene annullata perché l’ingiuria, dopo l’intervento del governo Renzi, è stata depenalizzata e per questo non può esserci una condanna penale ai danni del giornalista, ma illecito civile. Si chiude in sede penale (mentre resta aperta la questione civile), con questa diversa qualificazione giuridica dei fatti, la vicenda consumata durante una telefonata in diretta Facebook nel corso della quale Sannino denunciò poi di aver subito insulti omofobi.
Dopo l’assoluzione in primo grado, la Corte d’Appello di Napoli condannò Sparavigna in secondo grado ma l’intervento formale della V sezione penale della Suprema Corte, che per legge non interviene nel merito dei fatti ma solo sotto il punto di vista giuridico, ha annullato quella sentenza. “Finalmente è stata fatta definitivamente giustizia su una vicenda alla quale si voleva per forza dare una lettura diversa da quella rispondente alla verità dei fatti” esulta Sparavigna che aggiunge. “Viviamo in un brutto periodo storico dove la violenza, la falsità e soprattutto la ricerca a tutti i costi di un protagonismo populista trova enorme spazio nei social”.
Chiara la posizione di Sannino che invece afferma: “In attesa di leggere le motivazioni della sentenza, bisogna dire che La Cassazione mette nero su bianco e qualifica il fatto come ingiuria, depenalizzata dal Governo Renzi, e non diffamazione aggravata. Ma la condotta scorretta viene di fatto fissata dalla Cassazione e procede tutta in sede civile. Poco cambia per quanto mi riguarda, anzi finalmente viene cristallizzata dalla magistratura, in tutti i suoi gradi di giudizio, l’illecito civile del signor Sparavigna. Si ricorda inoltre che la condotta eticamente scorretta del signor Sparavigna era stata anche sanzionata dall’ordine dei giornalisti”.