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Napoli Pride, edizione straordinaria per partecipazione e contenuti politici.

Napoli Pride, edizione straordinaria per partecipazione e contenuti politici.

News

8 Luglio 2023

Di: Radio Pride

A una settimana dal Napoli Pride 2023, smaltita la sbornia di folla e colori, giunge necessariamente il tempo di fare un bilancio chiaro e inconfutabile dell’evento: il Napoli Pride 2023 è stato un successo senza precedenti.

Un corteo lunghissimo che ha attraversato la città, da Piazza Dante a Rotonda Diaz, passando per via Toledo, piazza Matteotti, piazza Municipio, piazza Plebiscito e il lungomare, ancora più bello durante la sfolgorante esplosione del tramonto.

Un Pride a cui si è giunti dopo un’intensa settimana di eventi a carattere artistico, politico e culturale con la prima edizione del Pride Park, luogo di aggregazione e confronto, realizzato nello storico Palazzo Fuga di Piazza Carlo III, meglio noto come Real Albergo dei Poveri, edificio settecentesco più grande d’Europa.

Un Pride organizzato in perfetta sinergia dal comitato organizzatore, composto da Antinoo Arcigay Napoli, ALFI Napoli Le Maree e Associazione Trans Napoli, e il Comune di Napoli, con il supporto del Coordinamento Campania Rainbow, AGEDO Campania, Famiglie Arcobaleno Campania, Pride Vesuvio Rainbow, Pochos Napoli, Fondazione GIC, Arci Mediterraneo, Kodokan, Polis. ARCO, Tamburo di Latta, Museo del Giocattolo di Napoli, Radio Pride e i centri antidiscriminazioni di Napoli, Caivano, San Giorgio a Cremano e Pomigliano d’Arco.

Un Pride annunciato dallo spot della giornalista e filmaker Francesca Saccenti, con due attori d’eccezione come Daniele Russo e Gennaro Maresca, che ha proposto un’originale rielaborazione della scena finale del film cult di Billy Wilder, A qualcuno piace caldo, trasformato per l’occasione in A qualcun* piace Pride“.

Un Pride nel cui corteo si sono contate presenze istituzionali, come il Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e i suoi assessori Emanuela Ferrante, Maura Striano, Laura Lieto e Luca Trapanese, l’assessore regionale all’istruzione, politiche sociali e politiche giovanili, Lucia Fortini, e presenze politiche significative come quelle degli ex sindaci Luigi de Magistris e Antonio Bassolino, di Annamaria Carloni, di Marco Sarracino e Roberto Fico.

Un Pride nel cui corteo abbiamo visto anche importanti personalità del mondo della cultura, dell’ attivismo e dello spettacolo come Andrea Pini, autore e memoria storica del circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, il giornalista e divulgatore scientifico Alessandro Cecchi Paone, la performer Transgender Ambrosia, che ha peraltro letto alla folla un’accorata lettera alla madre, Marco Arlati, consigliere nazionale di Arcigay con delega allo Sport e Giovanna Sannino e Gaetano Migliaccio, attori della nota fiction Mare Fuori.

Un Pride segnato dalla presenza di una madrina d’eccezione, Anna Tatangelo che ha salutato la comunità Lgbt+, aprendo il corteo insieme al direttore artistico Diego Di Flora.

Un Pride che è stato accompagnato da un media partner importante come Radio Ibiza e conseguenzialmente dalla presenza, sul carro istituzionale, del noto Dj Alex Colle e della coppia di speaker Luca e Stella.

Un Pride segnato dalla presenza di ben sette carri: il pulmino delle Famiglie Arcobaleno, il carro istituzionale con Radio Ibiza, il carro dei Femminielli con l’associazione ATN, il carro Erotika / Radio Pride con diretta su Facebook e sul canale 86 del Digitale terrestre, il carro Venus , il carro Lips, il carro Dejavu, il carro del collettivo FATT

Un Pride seguito anche da Gay.it che ha postato diversi video della manifestazione.

Un Pride che si è concluso con uno strepitoso VIP Star Show, presentato da Alex di Giorgio e Jolanda de Rienzo, in cui oltre alla madrina, si sono esibiti, testimoniando la propria vicinanza alle istanze della comunità Lgbt+, Paola Turci, Andrea Sannino, Luigi Strangis, Matteo Romano, Antonino, Big Boy, Anastasio, I desideri, Ciccio Merolla, Virginio, Teo Bok, Giulia Molino, Ginevra Lamborghini, Bellatrix, Mr Hyde, Ste, Assia Fiorillo. Un Pride che ha, infine, portato in piazza circa 200.000 persone.

Un Pride che conferma Napoli come capitale dei diritti nel Mediterraneo, riferimento imprescindibile nelle lotte di rivendicazione che, oggi più di ieri, si impongono come necessarie per contrastare vecchi e nuovi oscurantismi.

Foto di Vito Lo Russo

Claudio Finelli