“I profili fake sono espressione dei ricchioni”: il post omofobo del presidente della Turris
Ettore Capriola è stato protagonista di uscite su Facebook utilizzando termini omofobi per attaccare suoi probabili contestatori
Non si sa a chi si riferisca e quale sia l’oggetto del contendere ma per offendere i suoi interlocutori ha deciso di appellarli come “ricchioni”. Ha affidato a un post su Facebook una grave caduta di stile e civiltà il presidente della Turris, Ettore Capriola, che si è reso protagonista di insulti omofobi condividendoli senza remore. “Io ho un unico profilo sui social, non ho mai avuto profili fake. I profili fake sono espressione dei ricchioni”. Così ha scritto in un post, che poi è stato modificato nella parte finale con l’espressione omofoba. Non ha, invece, cancellato un post successivo che pure è un insulto omofobo ma che non è stato nemmeno ritenuto tale. Un’emoticon di due uomini che si tengono la mano con sotto la scritta “coppietta”. Non si sa a chi si riferiscano queste esternazioni che in un altro post, in rapida successione, “giustifica” incolpando l’oggetto dei suoi strali come coloro che hanno “toccato i suoi figli”. Pur non conoscendo i contorni della vicenda, restano inqualificabili le esternazioni proprio perché nella percezione del presidente per attaccare due contestatori o avversari si utilizzano le parole “ricchioni” e “coppietta” ritenendo questa condizione un insulto.
La risposta di Pride Vesuvio
Alle esternazioni di Capriola è arrivata la risposta di Pride Vesuvio Rainbow, l’associazione che ha portato il pride a Torre del Greco, oltre a essere tra le associazioni protagoniste di Officina Cimaglia, il bene confiscato a via Cimaglia diventato un polo di accoglienza e iniziative contro le discriminazioni. “Quest’anno la Turris, la gloriosa squadra di calcio di Torre del Greco, a poche giornate dalla fine del girone di andata, è in penultima posizione. Non vogliamo entrare del merito delle vicende, sportive e societarie, che stanno facendo seriamente rischiare alla squadra corallina la retrocessione. Quello che è certo è che il presidente della società calcistica, Ettore Capriola, con le sue esternazioni omofobe sui social, è già retrocesso in serie Z, nell’ultima categoria della civiltà e del rispetto” scrivono i responsabili dell’associazione che poi ricordano i risultati ottenuti insieme alla comunità corallina.
“Ancora nel 2024, questo “signore” non si vergogna di pubblicare post omofobi, retrogradi, volgari e offensivi, sui propri profili social. Capiamo tutto il suo nervosismo per il fallimento cui sta portando la squadra e la società, ma crediamo che, mai come in questo momento, sarebbe consigliabile un comportamento ben diverso. Proprio quando la città di Torre del Greco, pochi mesi fa, ha dato prova di grande civiltà accogliendo e salutando con simpatia il suo primo Pride; proprio quando gran parte del migliore calcio mondiale si schiera sempre di più contro la discriminazione delle persone LGBTQ+; proprio quando i Pochos, squadra di calcio LGBTQ+ e inclusiva, conquista importanti risultati sportivi e annuncia, per il 1° marzo 2025, lo svolgimento del torneo Copa Adelante a Torre Annunziata; proprio quando giungono tutti questi segnali positivi, Capriola non trova di meglio che offendere, insultare, deridere la comunità LGBTQ+. Torre del Greco e la Turris meritano di meglio. Per il bene di tutti, e in primo luogo della squadra e dei tifosi, questo presidente farebbe bene a dimettersi. Noi dal canto nostro continueremo, con le nostre attività, a lavorare per un a società più giusta e inclusiva, per tutte e tutti” concludono da Pride Vesuvio.