Sardegna Pride, corteo il 29 giugno. Obiettivo: “Sfondare il tetto dei 40mila partecipanti”
Salvatore Piro
Sabato 29 giugno è il tanto atteso giorno del Sardegna Pride 2024, che si terrà a Cagliari, promettendo una giornata di celebrazione, riflessione e impegno civile. Dopo il successo del 2023, con oltre 40.000 partecipanti, l’edizione di quest’anno mira a superare qualsivoglia aspettativa. La parata conclusiva conferma il percorso dell’anno scorso. Sabato pomeriggio, partenza dal Parco della Musica (alle 17 in via Giudice Torbeno), quindi il corteo attraverserà le vie principali della città per concludersi con un grande evento di chiusura ancora al Parco della Musica con gli attivisti, le associazioni, le istituzioni, le performance di artisti. Per ottenere ulteriori delucidazioni, Radio Pride ha intervistato Michele Pipia, portavoce di una delle sette associazioni che organizzano l’evento.
Partiamo da quando e dove? Cosa è previsto per il Pride di quest’anno?
“Sabato 29 giugno appuntamento al Parco della Musica per l’avvio del corteo. Nel 2023 hanno partecipato 40mila persone, un fiume in piena che ha dato un grande segnale. Per quest’anno puntiamo a riconfermare i numeri e la specialità di un evento del genere. Per il 27 e 28 è confermato anche il Pride Park che avrà un bellissimo programma”.
Quali sono le principali sfide che la comunità LGBTQ+ affronta nella vostra città?
“Le nostre sfide sono le sfide di tuttə le compagnə che stanno nelle altre regioni italiane. Dal riconoscimento dei figli delle Famiglie Arcobaleno fino alle leggi di contrasto all’omolesbobitransafobia, passando dai percorsi di affermazione, non vogliamo che nessunə rimanga indietro”.
Come coinvolgere la comunità locale alla partecipazione?
“Il Pride arriva dopo un lungo percorso che inizia il 17 maggio con l’avvio di Queeresima, un calendario condiviso e coordinato da Arc e che coinvolge tutto il territorio regionale e oltre 30 associazioni. Grazie a loro sensibilizziamo e promuoviamo la manifestazione”.
Ci sono state criticità o opposizioni per l’organizzazione?
“Fortunatamente le battaglie fatte in questi anni ci hanno dato modo di sviluppare una corazza e di non ascoltare le polemiche. Siamo felici, invece, del patrocinio della Regione Sardegna e della partecipazione della Presidente della Regione, Presidente del Consiglio regionale e del Sindaco di Cagliari. Avere le istituzioni insieme a noi è molto importante”.
Ci sarà una madrina o un padrino del Pride? La parte “ludica” o un party conclusivo?
“Le madrine individuate oer quest’ anno sono due, abbiamo scelto le Eterobasiche e avranno anche modo di presentare il loro libro al Pride Park. Come sempre ci sarà un Party a conclusione del corteo, chi non vorrà seguire la parte di spettacolo del Park potranno andare a ballare al Fico d’India”.
La presidente della Regione, Alessandra Todde, ha già annunciato la sua presenza al Pride.