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Torna in scena Do Not Disturb con “Giochi da maschi”

Dopo aver interpretato il giovane Ciro Criscuolo, in Parthenope, Francesco Ferrante torna al teatro: «lavorare con Paolo è un’emozione indescrivibile»

Torna in scena Do Not Disturb con “Giochi da maschi”

Cultura Queer, Eventi, Teatro e Cinema

16 Novembre 2024

Di: Claudio Finelli

Con lo spettacolo Giochi da maschi torna in scena a Napoli, nella magnifica cornice del Palazzo Caracciolo in via Carbonara 112, il format teatrale Do Not Disturb, ideato da Claudio Finelli e Mario Gelardi, innovativo progetto che esplora drammaturgicamente le dinamiche relazionali della vita contemporanea, collocando lo spettatore in una prospettiva inedita, intima e coinvolgente, all’interno della stessa azione scenica.

Giochi da Maschi, scritto da Biagio Di Carlo, andrà in scena il 15, 16 e 17 novembre e, in maniera brillante e introspettiva, permetterà al pubblico di “spiare” le dinamiche relazionali tra tre adolescenti in gita scolastica, ragazzi pieni di vita e curiosità, impazienti di esplorare il sesso e la vita. Tra i tre, però, c’è qualcosa di taciuto, una tensione latente che esplode in atti di crudeltà. Quella crudeltà che solo i giovani sanno infliggersi.

In scena, diretti da Mario Gelardi, ci saranno Vito Amato (neo protagonista della serie di RAI UNO Il Paradiso delle Signore), Emanuele Cangiano e Francesco Ferrante (tra gli attori del film Parthenope di Paolo Sorrentino, nonché tra i protagonisti della serie Netflix, Clan).

Raggiungiamo telefonicamente Francesco Ferrante per saperne di più su questa nuova edizione di Do Not Disturb (e non solo).

Ciao Francesco puoi raccontarci, brevemente, qualcosa sul personaggio che interpreti in questa nuova edizione del format Do Not Disturb?

Il mio personaggio si chiama Teo, è un adolescente apparentemente spavaldo, che per nascondere delle insicurezze e delle fragilità tende a mostrarsi più adulto. Si vanta e si accompagna ad amici come Paolo che hanno un carattere più debole. Si affianca a persone che lo fanno apparire più “figo” e più forte. In realtà Teo è un ragazzo molto generoso ma questo lo si capisce solo nel corso della storia

Cosa sono i “giochi da maschi” a cui allude il titolo dello spettacolo? Quanto possono essere tossici e destabilizzanti nella vita di un ragazzo?

I giochi da maschi sono i giochi che fanno gli adolescenti maschi per imporsi nel gruppo sociale d’appartenenza, insomma nel gruppo di pari, casomai a scuola. Ovviamente, i ragazzi non hanno ancora un carattere formato, quindi possono essere feriti più facilmente e i giochi da maschi sono perciò molto destabilizzanti. In definitiva, sono giochi legati alla scoperta del sesso e dell’identità.

Come è stato lavorare con Paolo Sorrentino? Che porti con te, dell’esperienza fatta con Parthenope?

Parthenope è stata un’esperienza incredibile; lavorare con Paolo è un’emozione indescrivibile. Devo dire che è stato meno difficile di quanto mi aspettassi, interpretando il personaggio di Ciro Criscuolo, peraltro un personaggio coinvolto in una scena molto particolare di sesso esplicito, la cosa più complicata è stata non renderla né erotica né volgare e Paolo è stato bravissimo a guidarmi. Spero di lavorare ancora in futuro con lui.