Vergogna a scuola, docente riceve insulti omofobi: rischia la sospensione.

Salvatore Piro

Docente riceve degli insulti omofobi da una studentessa, ma rischia la sospensione. Paradossale, incredibile, rasenta la vergogna, quest’ultima, ennesima segnalazione d’odio, pubblicata da Fanpage.it.

“Durante una lezione una studentessa mi ha chiamato ‘f****o’. Mi sono arrabbiato, le ho messo una nota disciplinare e il preside l’ha resa visibile soltanto il giorno dopo, visto che la policy della scuola prevede che prima le controlli lui. Non vedendola subito sul registro, ho quindi deciso di inviare un messaggio ai genitori. Sul registro elettronico ho trovato i loro numeri e ho raccontato quanto accaduto. Loro hanno quindi girato via mail il mio messaggio al preside che ha minacciato di sospendermi” queste le accuse dell’insegnante, che ha preferito rimanere anonimo.

“Mi aspettavo davvero che i genitori mi facessero anche solo una chiamata, piuttosto che girare la mail al preside che a questo punto se l’è presa con me, forse perché non vuole affrontare questi problemi in modo deciso”.

Non sarebbe la prima volta che questo docente originario di Imola riceve insulti del genere: “Già nel 2018 alcuni alunni mi avevano fatto trovare una scritta omofoba sulla lavagna. In quell’occasione, avevo messo una nota a tutta la classe, che però la preside aveva cancellato, visto che non era possibile farlo, a detta sua. In seguito erano tuttavia usciti i nomi dei quattro responsabili e io avevo anche denunciato” ha spiegato il prof.

“In questa occasione non mi sono ancora mosso da quel punto di vista ma ho intenzione di farlo perché non voglio subire queste discriminazioni gratuite. Visto che a scuola vengono fatti tanti progetti sulle diversità, mi chiedo se siano davvero utili o non siano solo cose di facciata. Si tratta di ragazzi piccoli e bisogna riuscire a educarli davvero, a renderli più civili. Dato che dal Ministero sono previste ore di educazione civica, mi aspetterei proprio da parte loro una maggiore sensibilità su certi temi” ha concluso.

In occasione della scorsa Giornata internazionale contro omofobia, bifobia e transfobia, che si celebra il 17 maggio, proprio il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, aveva inviato una circolare alle scuole in cui si ribadivano i principi di uguaglianza: “Alla luce degli effetti negativi del bullismo omofobico sulla carriera scolastica e sulla stessa salute psico-fisica delle giovani vittime, effetti ampiamente documentati dalla letteratura scientifica, la scuola deve essere sempre più protagonista nel promuovere la cultura del rispetto affinché ogni studentessa e ogni studente non vengano lasciati indietro e possano, in piena libertà, esprimere al meglio la propria personalità e i propri talenti”.

Non c’è che dire. Il lavoro da fare, pare proprio ancora tanto.

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