Claudio Finelli
Con il Sanremo Pride 2024, programmato per il prossimo sabato 6 aprile, si inaugura la nuova stagione arcobaleno dell’Onda Pride.
Si tratta, come messo in evidenza nello stesso manifesto programmatico, di un momento cruciale per la comunità LGBT+ italiana. Se da un lato – ricorda il predetto manifesto – assistiamo a un’ondata di omofobia e transfobia, alimentata da fake news e discorsi d’odio su cui convergono politiche identitarie e movimenti religiosi ultraconservatori ben mimetizzati, dall’altro la tenacia e la determinazione del movimento LGBT+ e dei suoi alleati inducono a lottare con ancora più forza per i diritti che vengono negati e per una narrazione che ci includa pienamente.
Questi, in sintesi, i punti cardini del manifesto programmatico:
Matrimonio egualitario: è tempo di colmare il vergognoso divario e dare alle coppie LGBT+ gli stessi diritti e la stessa dignità di tutte le altre persone.
Diritto alla maternità ed alla paternità piena, fin dalla nascita: Eè fondamentale che il diritto ad essere riconosciutə genitori per entrambə lə partner in una coppia dello stesso sesso che ha unə figliə venga attuato in pieno, garantendo a tutti i bambini e tutte le bambine il diritto di vivere in un ambiente sicuro e amorevole, come garantire anche l’adozione in senso lato ad una coppia same sex e alle persone single.
Basta bufale sulla teoria gender che non esiste.
Salute e benessere: le persone LGBT+ continuano ad affrontare discriminazioni e barriere nell’accesso ai servizi sanitari.
Educazione sessuale e sentimentale: l’educazione sessuale e sentimentale rappresenta un tassello fondamentale per la salute e il benessere dei giovani che manca da noi e in pochissimi altri paesi europei.
Lotta contro le discriminazioni: la legge contro li reati d’odio, che da anni chiediamo, è un primo passo importante, ma non basta. Serve un impegno concreto di tutte le istituzioni per contrastare le discriminazioni in tutti gli ambiti della vita, dal lavoro alla scuola, dallo sport alla vita sociale. L’accesso alla PMA deve essere garantito a tutte le coppie.
Intersezionalità: la lotta per l’uguaglianza LGBT+ è intimamente legata a quella contro il razzismo, il sessismo, l’abilismo e tutte le forme di discriminazione che in un modo o l’altro colpiscono ognuno di noie solo unendo le forze possiamo costruire una società più giusta e inclusiva per tutti.
Il manifesto programmatico è stato inviato dal comitato organizzatore, tramite Pec, a tutte le sindache e a tutti i sindaci della provincia di Imperia. A ciascuno di loro è stato chiesto: l’ adesione ai valori presentati nel manifesto; il patrocinio al Sanremo Pride 2024; la partecipazione alla manifestazione con fascia tricolore. Gli organizzatori, infatti, contano su un’ampia risposta da parte delle istituzioni.
Per saperne di più abbiamo raggiunto telefonicamente il Presidente di M.I.A. Arcigay Imperia, Marco Antei.
Il prossimo 6 aprile, con il Sanremo Pride si apre l’Onda Pride 2024. Quali le ragioni che vi hanno indotto a scegliere questa data? Quali sono i contenuti politici del Sanremo Pride? Quali gli ospiti che prenderanno parte alla manifestazione e quale la madrina?
Il ponente ligure è noto per il suo clima mite durante tutto l’anno ma ad aprile c’è la possibilità di qualche rovescio in più rispetto a giugno-luglio. Pertanto chi non conosce la storia del movimento LGBT+ italiano ci chiede spesso come diavolo mai celebriamo il Pride ad inizio aprile. Il motivo però è piuttosto semplice: il 5 aprile del 1972 attiviste e attivisti provenienti da tutta Europa (poche decine, a dire il vero) arrivarono a Sanremo per protestare contro un congresso internazionale di sessuologia che si apprestava a parlare di devianze sessuali, con particolare enfasi sull’omosessualità. Quella fu la prima manifestazione pubblica di persone LGBT che ebbe luogo in Italia. Quanto agli ospiti abbiamo puntato molto sulle risorse locali e sia la parata, sia l’afterparty saranno animati dai migliori DJ della nostra provincia. Quando i Ricchi e Poveri hanno fatto sapere che avrebbero partecipato volentieri ad un Pride, se invitati, ci siamo attivati subito per contattare il loro management ma… ad oggi non ci è giunta nessuna risposta, neanche il classico vaff. Suppongo che non verranno. E dire che a loro Sanremo ha dato tanto.
Come è stato accolto, da parte dell’amministrazione e della società civile, il progetto di portare il Pride a Sanremo? Quali sono le vostre aspettative?
Questo è il terzo anno consecutivo che portiamo il Pride a Sanremo e l’accoglienza del pubblico è crescente, sia in numero sia in termini di entusiasmo. Se potessimo misurarla con un rumoroso “accoglienzometro” quest’anno l’ago del misuratore salterebbe! Quanto alle amministrazioni locali. Mamma mia quant’è difficile comunicare con loro. Chiedi che venga messa una bandiera arcobaleno sul lungo mare e se sei fortunato ti guardano in cagnesco. E parlo di tutti i 66 comuni imperiesi che abbiamo contattato. Nulla. Il nulla de “La storia infinita” quello che ci mangia tutti vivi. Nel 2022 abbiamo ottenuto il patrocinio del comune di Sanremo per una mostra associata al Pride, ma non per la parata. L’anno scorso il vescovo di Sanremo si infuriò perché il Pride coincideva con la vigilia di Pasqua ma ciononostante ottenemmo il primo patrocinio del comune matuziano per il pride, anche se in zona cesarini. Quest’anno è stato tutto più liscio. Ormai ci conoscono bene, si fidano, si divertono con noi, condividono le nostre battaglie e stiamo andando avanti a braccetto. Anche qualche altro comune sta pensando di concederci, su nostra richiesta, il patrocinio. Vediamo come evolve.