Vincenzo Sbrizzi
“L’intolleranza per il diverso, l’indifferenza di fronte alle compressioni delle altrui libertà, costituiscono lacerazioni alla convivenza democratica” e “l’Italia non è immune da episodi di omotransfobia: persone discriminate, schiacciate da pregiudizi, che spesso sfociano in inaccettabili discorsi d’odio, aggredite verbalmente e fisicamente” ma “non è possibile accettare di rassegnarsi alla brutalità”. Sono le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, la Transfobia, la Lesbofobia e la Bifobia. In un momento in cui l’Italia finisce addirittura dietro l’Ungheria per la tutela dei diritti del mondo Lgbt, le parole del capo dello Stato suonano come un monito alle istituzioni. “La violenza dei giudizi, di cui tanti cittadini sono vittime solo per il proprio orientamento sessuale, rappresenta – sottolinea il Presidente – un’offesa per l’intera collettività”. Mattarella ricorda come “i principi di eguaglianza e non discriminazione, sanciti dalla nostra Costituzione, sono un presupposto imprescindibile per il progresso di qualsiasi società democratica e per la piena realizzazione di ogni persona umana”. Il Presidente ha fatto cenno anche alla situazione negli altri Paesi del mondo. “Sono più di sessanta i Paesi nel mondo in cui l’omosessualità viene punita con la reclusione, in alcuni ancora si rischia persino la pena di morte”. Infine Mattarella ha lanciato il suo monito soprattutto a coloro che si oppongono all’educazione a questi temi nelle scuole. “L’impegno delle Istituzioni deve essere orientato a fornire, soprattutto alle nuove generazioni, gli strumenti per comprendere le diversità delle esistenze e delle diverse esperienze umane, per una società inclusiva e rispettosa delle identità”. Sul tema è intervenuto anche il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. “La criminalizzazione delle relazioni omosessuali deve finire, così come ogni forma di violenza e criminalizzazione contro le comunità Lgbtiq+”. Parole che risuonano in maniera particolare visto il momento internazionale. “Ogni giorno dobbiamo impegnarci a costruire un mondo di rispetto, dignità e diritti umani per tutti”.