Claudio Finelli
Sabato 13 luglio, nella città di Isernia, torna il Molise Pride, manifestazione in difesa dei diritti delle persone LGBT+ all’interno di una regione che “non esiste” e in cui la comunità arcobaleno ha poca rappresentanza e rappresentatività.
Lo slogan scelto per la manifestazione è Il Molise Esiste. Anche io! a suggello di un doppio isolamento subito da chi vive in una regione bellissima, ma talora dimenticata, e da chi lotta ogni giorno per le discriminazioni subite per il proprio orientamento sessuale o per la propria identità di genere.
Ospiti speciali del Molise Pride 2024 saranno Nichi Vendola, Pierfrancesco Citriniti, regista e volto popolarissimo della trasmissione Propaganda Live e Danilo Bertazzi, alias Tonio Cartonio, celebre attore e conduttore televisivo.
Come si legge sul sito della manifestazione, Il Molise Pride nasce dall’idea avuta da Vladimir Luxuria durante il Basilicata Pride 2018. Ad un anno dal Basilicata Pride, Arcigay Molise decise di raccogliere l’invito e costruire il primo Molise Pride. In una regione difficile, con appena 300mila abitanti, e con tante segnalazioni di omofobia e transfobia. Nel 2019 il Molise Pride arrivo’ in piazza a Campobasso per i 50 anni dai Moti di Stonewall, che diedero vita a New York al primo Pride. Ancora una volta, il Molise è pronto per dare un segnale di solidarietà a chi, quotidianamente, nelle scuole, al lavoro, in famiglia subisce discriminazione.
Quello del Molise è un Pride che dichiara esplicitamente il proprio contrasto allo spopolamento e al contempo intende dare una risposta a chi scappa dalla propria regione perché discriminato in quanto LGBT+. Il Molise, già terra di emigrazione, non può continuare a vivere una vera e propria emigrazione da parte delle persone LGBT+. Nel documento politico si ribadisce la necessità di costruire servizi di supporto per le persone LGBT discriminate e verso le persone trans, costrette a scappare in altre regioni per seguire il percorso di adeguamento del proprio corpo alla propria identità di genere.
Il Molise Pride vuole guardare non solo alle persone della comunità arcobaleno, ma vuole essere aperto a genitori, amici, famiglie, parenti e tutte le persone che possono essere di solidarietà verso le persone discriminate. Un pride che possa riconoscere la genitorialità e pieni diritti, come il matrimonio e le adozioni, a coppie e famiglie omogenitoriali. Un Pride che rifiuta le strumentalizzazioni sul riconoscimento dei bambini e delle bambine delle famiglie omogenitoriali, per cui si chiede la trascrizione immediata nell’interesse dei minori. Un Pride che possa rendere madri e padri orgogliosi dei propri figli LGBT. Il Molise Pride vuole creare una grande rete tra associazioni femministe, nell’ottica di rivendicare i diritti delle donne, a partire dalla gravosa condizione dell’aborto nella regione. Una rete per tutti gli “ultimi”: dai rifugiati agli homeless, dalle discriminazioni per razzismo a quelle per etnia.
Il Molise Pride si pone l’obbiettivo di ridurre il contagio di HIV e ridurre lo stigma verso le persone sieropositive, oggi vittime di un silenzio micidiale che continua a produrre discriminazione e non vede un calo del contagio da HIV.
Il documento politico della manifestazione, sottolinea che Il Molise Pride vuole portare avanti un percorso che possa dare speranza a tanti giovani molisani liberi e fieri di essere quel che sono nella propria regione.
La parata avrà inizio alle ore 17 da piazza della Repubblica e dalle 19:30, a piazza Celestino V, avrà invece luogo la Notte Arcobaleno.
L’evento – stando a quanto indicato sul sito – ha ricevuto il patrocinio della Commissione Pari Opportunità Regione Molise, della Provincia di Isernia, del Comune di Isernia, del Comune di Agnone, del Comune di Campobasso, del Comune di Capracotta, del Comune di Castel San Vincenzo, del Comune di Conca Casale, del Comune di Pietrabbondante, del Comune di Pozzilli, del Comune di Salcito, del Comune di San Giuliano di Puglia, del Comune di Vastogirardi.