Vincenzo Sbrizzi
Nello stretto di Messina le priorità sono altre e i cittadini hanno deciso di farle vedere sabato 20 luglio quando si terrà lo Stretto Pride 2024. Il centro di Messina si colorerà d’arcobaleno in occasione dell’evento che quest’anno ha come claim “Diritti d’amare”. Una rivendicazione chiara che la comunità Lgbtqia+ ha da avanzare a chi questi diritti ha deciso di renderli di sempre più difficile applicazione. Messina sarà al centro di questa rivendicazione con la giornata che inizierà con il corteo a partire dalle 16 e 30 da piazza Antonello per poi snodarsi per le vie del centro. Della giornata e dei suoi obiettivi ne abbiamo parlato con l’organizzazione del pride.
Partiamo da quando e dove? Cosa è previsto per il pride di quest’anno?
“Lo Stretto Pride 2024 si terrà nel centro di Messina, il 20 luglio. Il ritrovo sarà in piazza Antonello alle ore 16 e 30. Una volta partito, il corteo si snoderà per le vie del centro. Sono previsti momenti di riflessione politica, di festa, di ballo. Stiamo, inoltre, lavorando affinché l’accessibilità al corteo sia più ampia possibile ed è stato allestito anche un meccanismo di decompressione per chi ne avesse bisogno (daremo informazione di tutto ciò tramite i nostri social). Al termine del corteo, in piazza Unione Europea, ci sarà un momento ulteriore di concentrazione e di rivendicazione delle richieste politiche, giuridiche e sociali alla base dello Stretto Pride 2024”.
Qual è l’obiettivo principale del Pride della vostra città?
“Gli obiettivi sono vari. In primis quello di ribadire, come afferma il nostro slogan “Diritti d’amare”, che la comunità LGBTQIA+ esiste ed è formata da persone perfettamente umane e normali che hanno dei diritti che, purtroppo, nel nostro paese e nell’attuale contesto storico, non sono riconosciuti. In secondo luogo cerchiamo anche di diffondere quanta più consapevolezza possibile sui temi dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere e sull’insensatezza della discriminazione nei confronti della comunità”.
Quali sono le principali sfide che la comunità LGBTQ+ affronta nella vostra città?
“Sicuramente Messina ha fatto passi da gigante rispetto alla tematiche a noi care. Tuttavia rimane una sfida quella di superare i diffusi giudizi e linguaggi discriminatori. Un’altra difficoltà è connessa anche, ahinoi, alla difficile integrazione lavorativa che le persone trans incontrano nell’accesso al lavoro. Infine, crediamo che sul versante sanitario si potrebbe fare sicuramente di più. In altre regioni d’Italia molti test per le infezioni sessualmente trasmissibili sono gratuite, mentre qui (e in tutta la Sicilia) non è così”.
Come coinvolgere la comunità locale alla partecipazione?
“Coinvolgere la comunità locale non è semplice, tuttavia riteniamo che spiegare chiaramente le origini, i contenuti, le richieste collegate al Pride possa sicuramente avvicinare. Inoltre siamo fortemente consapevoli dell’importanza della lotta intersezionale, della vicinanza alle altrui battaglie. Questo ci aggrega molto come società”.
Ci sono state criticità o opposizioni per l’organizzazione?
“In generale il clima è sereno è collaborativo. C’è un ottima squadra di lavoro e un’eccellente sinergia con realtà amministrative e commerciali locali. Ovviamente le criticità ci sono state ma si superano insieme”.
Ci sarà una madrina o un padrino del Pride?
Avremo come ospiti speciali i “Papà per scelta”, una coppia di padri attivisti che si è sempre spesa per la causa Lgbtqia+.
La parte “ludica” o un party conclusivo?
Ci sarà, come ogni anno, una festa a tema Pride organizzata dall’OMD presso il Calypso (ex Pirelli), via Peppino Mindello 118, Villafranca (Messina).