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Torre Annunziata, dopo 50 giorni dal voto e dopo due anni di commissariamento, il Sindaco Corrado Cuccurullo, eletto lo scorso 24 giugno, ha annunciato la nuova giunta. Sette assessori, tre donne e quattro uomini, tra questi come vicesindaca Tania Sorrentino, la vedova di Maurizio Cerrato, ucciso il 19 aprile del 2021 per aver difeso la figlia. Spesso in questi anni le battaglie contro la camorra e per la legalità, incarnate nella persona di Tania, e le istanze di eguaglianza avanzate dalle associazioni LGBTQIA+, hanno avuto momenti significativi d’incrocio, come quel 24 aprile del 2021, a pochi giorni dal terribile omicidio di Maurizio, quando l’associazione Pride Vesuvio ha da subito mostrato e portato vicinanza alla famiglia nella manifestazione voluta e organizzata da LIBERA. Il culmine di questa simbiosi di lotte è stato al Vesuvio Pride di Torre Annunziata, il 4 giugno del 2022, quando dopo due anni di pandemia, a pochi giorni dallo scioglimento del consiglio comunale torrese per infiltrazioni mafiose, Tania Sorrentino, insieme ad Annamaria Torre, la figlia del sindaco di Pagani Marcello Torre, ucciso l’11 dicembre del 1980 dalla camorra per ordine di Raffaele Cutolo, sono intervenute, come madrine del Pride, nei pressi di palazzo Fienga, oggi bene confiscato alla criminalità organizzata e negli anni storico fortino del clan Gionta, da sempre luogo e simbolo di camorra e violenza. Abbiamo sentito telefonicamente Tania Sorrentino per provare a fare con lei una breve riflessione sulla sua nomina a vicesindaca e sul valore civico di quel pride del 2022.
Tania, da oggi vicensindaca di Torre Annunziata, un segnale importante per la città, una speranza. Come hai vissuto le ore che hanno preceduto la tua nomina?
Sono state ore strane, dove davo per scontato che non fosse possibile. Ma avere l’appoggio incondizionato della segreteria del Pd è di tante associazioni mi ha emozionato. Sapevo che questa poteva essere una grande opportunità per poter fare qualcosa di realmente utile per la nostra città martoriata e depressa.
Era il 19 aprile 2021 quando tuo marito, Maurizio fu accoltellato per difendere vostra figlia, la tua nomina a vicesindaca della città cosa oggi può rappresentare e quanto è importante?
Deve rappresentare la scelta, non solo mia, ma di chi ha voluto e ha creduto in me. Una scelta chiara contro la violenza di genere e la camorra. Torre Annunziata sceglie la legalità senza se e senza ma. Io spero che la mia nomina possa dare speranza a tutte le vittime e ai troppi familiari di vittime innocenti che sono stati defraudati del bene più importante: la vita. La camorra è una grande piaga, ma la cosa più triste è la rassegnazione di chi ha trasformato l’illegalità in normalità, non possiamo più fare finta di non vedere. Ho sempre pensato che il silenzio rende complici e questo è il momento di alzare la voce. Tutti coesi in un unico obiettivo. Torre Annunziata ha un debito morale per non essere riuscita a difendere e tutelare tanti dei suoi cittadini, ora è il momento di cambiare la rotta. Torre Annunziata lo deve a loro e io lo devo a mio marito.
Primi 100 giorni di governo della città, serve un segnale forte contro la camorra e l’illegalità diffusa, hai già in mente qualcosa?
Preferisco aspettare di avere contezza di tutte le criticità di questa città. Sappiamo che ne sono innumerevoli. Ma bisogna focalizzare l’attenzione sui problemi più urgenti, già toccati dal nostro sindaco, come il sistema di video sorveglianza e l’assunzione di nuovi vigili.
Il Partito Democratico ha fatto una scelta importante candidandoti prima come capolista e oggi condividendo con il Sindaco Cuccurullo la tua nomina a vicesindaca, è finalmente quel segnale di rigenerazione del partito che in tanti e in tante aspettavano?
Il Partito Democratico mi ha fortemente voluta e devo dire che non ho scelto con leggerezza. La politica non è mai stata una scelta probabile nella mia vita, ma la voglia di costruire un partito nuovo, il desiderio di rinnovare qualcosa che sembrava ormai in fase di declino e il mea culpa di un partito pronto ad ammettere gli errori di un passato non lontano, mi hanno spinto ad accettare con orgoglio questa sfida. Con me si sono unite tante persone di alto profilo e ad oggi posso dire che il Pd sta facendo un ottimo lavoro, e sono felice di aver accettato la loro richiesta. Sono sicura che faremo un grande bel lavoro, ovviamente tutte e tutti insieme.
Nel 2022 sei stata madrina di un importante Pride a Torre Annunziata insieme ad Annamaria Torre, la figlia del sindaco di Pagani Marcello Torre, ucciso su ordine di Raffaele Cutolo, in un periodo delicatissimo per la città, dopo la pandemia e a pochi giorni dallo scioglimento del Consiglio comunale, quanto è stato importante quel Pride che si è concluso di fronte a Palazzo Fienga con gli interventi della società civile e delle istituzioni e come questa amministrazione intende tutelare i diritti e le istanze delle persone LGBTQIA+?
Ricordo la giornata del pride con tanto entusiasmo. Non era passato molto tempo dalla morte di mio marito ma l’affetto della comunità lgbt è qualcosa che porterò nel cuore a vita. Essere affiancata da Annamaria Torre, donna forte e coraggiosa, mi ha fatto capire ancor di più che da una tragedia può nascere qualcosa di bello. Non trovo giusto che ad oggi ancora si sentano notizie ai tg nazionali della violenza nei confronti di due trans. Nessuna, nessuno deve pensare di essere considerato sbagliato perché magari percepito come diverso dalla massa. Ho intenzione di proteggere i diritti di chi non ha la possibilità di farlo da solo. Noi saremo sempre dalla parte del più “fragili”. Parlare accanto ad un posto simbolicamente negativo, come palazzo Fienga, nel giorno del Pride, di lotta alle diseguaglianze e all’illegalità deve far capire a tutte e tutti chi siamo, cosa scegliamo e soprattutto cosa vogliamo per il futuro dei nostri figli e delle nostre figlie.
Per concludere, senti di dover fare dei ringraziamenti?
Ho tante persone da ringraziare. In primis il nostro sindaco Corrado Cuccurullo che ha creduto in me. Ringrazio il gruppo dirigente del PD, che è riuscito a risvegliare in me l’entusiasmo per questa nuova sfida. Un ringraziamento particolare va anche alle associazioni che mi hanno appoggiata e supportata e infine, un grosso ringraziamento va alla forza che mi hanno trasmesso le mie figlie, il loro coraggio non mi ha mai dato la possibilità di arrendermi senza. L’ultimo ringraziamento ma sicuramente, non ovviamente per importanza, va a mio marito Maurizio che mi ha insegnato che l’amore vero è anche il saper sacrificare la propria vita. Ora se so chi voglio essere, lo devo a lui.
nella foto Tania Sorrentino con Annamaria Torre nei pressi di palazzo Fienga al Pride di Torre Annunziata nel 2022