Claudio Finelli
Sabato 22 giugno, torna il Lecco Pride, portando i colori arcobaleno nella città e nel territorio. “Piccoli movimenti, grandi cambiamenti” è il motto scelto dall’organizzazione per quest’anno. Nella sintetica presentazione dell’evento si legge: “Guardando il mondo che sempre più sprofonda nell’abisso della violenza e dei diritti calpestati si rischia di rimanere paralizzatɜ. Noi siamo piccolɜ e l’orrore è troppo grande. Ma il cambiamento, quello vero, nasce quasi sempre da piccoli atti di spontanea rivoluzione: il lancio di una bottiglia o di un tacco, il rifiuto a cedere il posto su di un autobus o di spaccarsi la schiena in fabbrica per le briciole. Questa non è un’ipotesi, ne siamo certɜ: un piccolo ingranaggio, se collegato a tanti altri, può sollevare il mondo. Basta avere il coraggio di iniziare a muoverci”
Il documento politico della manifestazione, che è possibile leggere visitando il sito web del Lecco Pride, rivendica, tra l’altro, formazione per personale, rispetto per ogni dignità, richiesta di ascolto e coinvolgimento di tutte le minoranze, effettiva applicazione della legge 194, abbattimento delle barriere architettoniche educazione sessuale ed affettiva nelle scuole.
Come ogni anno, il Lecco Pride presterà particolare attenzione all’inclusività, adottando misure per assicurare che ogni persona possa partecipare alla manifestazione. L’organizzazione ha predisposto diverse facilitazioni per accogliere chi solitamente potrebbe sentirsi escluso in eventi che promuovono diritti e rispetto per le individualità.
Per saperne di più sul Lecco Pride, contattiamo telefonicamente Mauro Pirovano, presidente dell’associazione Renzo e Lucio LGBT+ Diritti, organizzatrice del Pride.
Il prossimo 22 giugno, l’Onda Pride 2024 arriva a Lecco. Quali saranno i contenuti politici del vostro Pride? Quali gli ospiti che prenderanno parte alla manifestazione e quale la madrina? Ci sarà una parte “ludica” o un party conclusivo?
Il Lecco Pride quest’anno ha come motto “Piccoli movimenti grandi cambiamenti”. Chiediamo alle diverse realtà del territorio di mettere in campo delle azioni concrete per migliorare la vita concreta delle persone LGBTQIA+ della nostra provincia. Vogliamo sottolineare la negativa politica nazionale dell’attuale Governo che si prodiga a limitare e contrastare l’esistenza della nostra comunità attaccando le nostre relazioni e lɜ nostrɜ figliɜ, criminalizzando alcune famiglie, cercando di impedire l’assunzione di farmaci essenziali per persone adolescenti trans*. Per questo motivo non porteremo ospiti famosɜ ma solo esperienza di vita che raccontino la negatività di questi comportamenti, rompendo stereotipi e luoghi comuni. Con noi in piazza e sul palco loro: Famiglie Arcobaleno; una giovane ragazza trans* accompagnata dalla mamma; attivistɜ per la difesa dell’ambiente; un’associazione che difende i diritti delle persone migranti; giovani studentɜ.
La nostra parte politica sarà accompagnata a fine interventi dalla musica dal vivo di un gruppo locale conosciuto nel territorio lecchese, Babayaga Party Band. Mentre alla sera concluderemo con la party night alla discoteca Orsa Maggiore di Lecco (bisogna iscriversi tramite un form presente sui nostri social).
Come è accolto dall’amministrazione e dalla società civile il Pride? Quali sono le vostre aspettative? Avete incontrato criticità nell’organizzazione?
Da quattro anni lavoriamo a costruire con il territorio una rete di sostegno al Lecco Pride. Oltre al Comune Capoluogo abbiamo il patrocinio di altri 18 comuni su 87 della provincia oltre 40 associazioni che hanno dato la loro adesione e sempre più persone che ci sostengono, quindi siamo molto soddisfattɜ di questa risposta. Con questo Pride vogliamo continuare la collaborazione con tutta la parte della società aperta ai cambiamenti e con loro continuare percorsi diversificati di formazione e collaborazione.
Quali sono le principali sfide che la comunità LGBTQ+ affronta a Lecco?
Mancano spazi di aggregazione sicuri dove incontrarsi. Noi cerchiamo nel corso dell’anno di crearli con una discreta partecipazione. In parte del territorio ci sono ancora molte chiusure e fatiche a vivere la propria visibilità con serenità: nelle Valli o sul lago la mentalità resta ancora chiusa e le persone LGBTQIA+ fanno ancora fatica, ma le cose stanno migliorando. L’impegno più faticoso resta quello di aprire spazi di confronto con realtà chiuse e aiutare a sviluppare una consapevolezza politica anche nella nostra Comunità. Come dice il nostro motto vogliamo creare “piccoli movimenti per avere grandi cambiamenti.”