Salvatore Piro
E’ allarme discriminazione anche nel turismo: Booking.com invita gli “host” ad iscriversi al programma Travel Proud. L’iniziativa tende a fornire un’esperienza di viaggio inclusiva e accogliente per tutti. Booking.com, una delle aziende di e-commerce più grandi del mondo, con un fatturato totale di 5,5 miliardi di dollari nel solo secondo semestre 2023, ha annunciato che da ora il programma è disponibile anche in lingua italiana.
L’evento ha preso spunto dai risultati della ricerca condotta da Booking.com in cui si evince il disagio vissuto dai viaggiatori appartenenti alla comunità LGBTQ+. L’indagine, infatti, condotta con i viaggiatori LGBTQ+ di 25 Paesi, ha evidenziato che le esperienze negative sono all’ordine del giorno: l’82% dei viaggiatori LGBTQ+ racconta di aver vissuto episodi poco accoglienti durante il viaggio. Il 38% dei viaggiatori italiani desidera ricevere raccomandazioni più mirate sulla base delle proprie preferenze; il 30% vorrebbe maggiori informazioni relative allo status LGBTQ+ della struttura; il 30% vorrebbe disporre di appositi filtri che consentano di identificare le strutture che offrono un’esperienza positiva per i viaggiatori LGBTQ+.
Camere doppie ma con letti singoli (anche nel caso di coppie conviventi) accappatoi di taglie diverse perché immaginati per essere indossati da un uomo e una donna. Queste, solo per banali esempi, le più semplici discriminazioni denunciate anche nel settore turismo dalla comunità LGBTQ+.
La risposta di Bookig.com , oggi, è un corsposo corso di formazione Proud Hospitality (sviluppato in collaborazione con HospitableMe) che vuole aiutare i professionisti dell’ospitalità a comprendere le barriere che la comunità LGBTQ+ deve affrontare quando viaggia, fornendo competenze pratiche e tecniche da mettere in pratica nelle loro strutture. Al termine della formazione, le strutture Proud Certified riceveranno un Badge Travel Proud.
Il programma include: una sessione formativa di 75 minuti per dare agli host una comprensione della diversità, delle migliori pratiche e delle aree di crescita; l’accesso al Travel Proud Customer Toolkit, contenente materiali promozionali pronti all’uso; l’etichetta “Proud Certified” sulla pagina della struttura ricettiva. Secondo le stime ufficiali fornite da Booking, sono circa 50.000 le strutture già certificate per abbattere le barriere affrontate dai viaggiatori LGBTQ+.