Salvatore Piro
Dal diritto all’autodeterminazione di genere, passando per l’accesso all’aborto, fino alla libertà di espressione nel vestire. Saranno solo alcuni dei temi principali affrontati dal Bergamo Pride 2024, che partirà Sabato 15 giugno con ritrovo in Piazzale Guglielmo Marconi.
Lo slogan di quest’anno, non a caso, è “A corpo libero”. “Un motto, ma anche un augurio ed una speranza, per un Pride libero, accessibile e sempre rivoluzionario” può leggersi nel documento politico relativo alla nuova edizione del Pride bergamasco che, dopo il successo registrato nel 2023, con oltre 5.000 partecipanti, quest’anno non ha tuttavia ottenuto il patrocinio del Comune. Il perché lo abbiamo chiesto a Vittoria Pellegrini, presidente del Bergamo Pride 2024. Tutto è partito dall’invito degli organizzatori di escludere bandiere israeliane al corteo.
Partiamo da quando e dove? Cosa è previsto per il pride di quest’anno?
Il Bergamo Pride 2024 sarà Sabato 15 Giugno. Il ritrovo è previsto in Piazzale Guglielmo Marconi, davanti alla Stazione dei Treni di Bergamo per le 15.30 e la partenza è prevista per le 16.00. Con il corteo percorreremo molte delle vie più importanti di Bergamo fino ad arrivare presso il Parco Ermanno Olmi, in Piazzale Malpensata, che ci ospiterà per la festa finale. La festa finale inizierà tra le 18.00 e le 18.30 e proseguirà fino a mezzanotte. Durante la stessa ci saranno diverse esibizioni di artistə, drag, ballerinə, interventi politici e un dj set in accoglienza. Da mezzanotte in poi, ci saranno ben due After Party!
Qual è l’obiettivo principale del Pride della vostra città?
Il 15 Giugno, come ogni anno, marceremo per testimoniare la nostra presenza nel territorio cittadino e il nostro impegno, affinché nessunə di noi debba più sentirsi solə, isolatə, o sbagliatə. Uno dei nostri obiettivi è quello di creare quella rete sociale – fatta sì di cittadini, ma anche di spazi come locali, attività commerciali, luoghi di sanità e tanto altro – che è necessaria al benessere psicofisico di ogni essere umano, e a cui anche le persone LGBTQIA+ hanno pieno diritto.
Quali sono le principali sfide che la comunità LGBTQ+ affronta nella vostra città?
Crediamo che le sfide della nostra città siano il risultato di diritti che ci sono stati negati a livello Nazionale. Le coppie omosessuali non si possono ancora sposare e non godono di pieni diritti, le persone transgender sono ancora schiacciate da una burocrazia estremamente costosa e da una pratica psichiatrizzante e patologizzante… ma anche su tutta una serie di temi “semplicemente” femministi come il diritto all’interruzione di gravidanza, per dirne una, c’è sempre più bisogno di insistere e fare rete.
Come coinvolgere la comunità locale alla partecipazione?
Abbiamo utilizzato diversi approcci per cercare di coinvolgere la comunità locale alla partecipazione del corteo e degli eventi ad esso legati. Innanzitutto, il nostro team comunicazione tiene costantemente aggiornati i nostri social, soprattutto la nostra pagina Instagram @bergamopride e il nostro sito web bergamopride.org, in modo che tutte le persone siano sempre informate. In secondo luogo, da qualche anno abbiamo iniziato una collaborazione con diversi esercizi commerciali e attività del territorio, assieme ai quali organizziamo diversi eventi di avvicinamento durante il corso dell’anno. Dal 2021 abbiamo anche creato un Safe Space Network, una rete che ha la finalità di segnalare i locali Safe del territorio.
Ci sono state criticità oppure opposizioni per l’organizzazione?
A partire dal 2018, anno in cui è nato Bergamo Pride, c’è sempre stato un grande spirito di collaborazione tra la nostra Associazione e il Comune di Bergamo. Purtroppo, in data 7 Giugno, la Giunta ha deciso di revocare il patrocinio precedentemente concesso all’iniziativa a causa di un post in cui ci schieriamo apertamente contro il genocidio che sta accadendo attualmente ai danni del popolo palestinese. Ci auguriamo che, nei prossimi anni, si possa trovare un terreno comune su cui lavorare e tornare a collaborare come prima di questa spiacevole decisione.
Ci sarà una madrina o un padrino del Pride? La parte “ludica” o un party conclusivo?
Abbiamo deciso di slegarci dal binarismo legato alle parole madrina e padrino e di avere dellə ospiti d’onore, tra cui Lorenzo Balducci, Rosy Di Carlo e Riccardo e Luca Di Pazza. Alla fine del Corteo ci sarà una festa finale presso il parco Ermanno Olmi, in Piazzale Malpensata. La festa inizierà tra le 18.00 e le 18.30 e finirà per mezzanotte. Quest’anno avremo due After Party, uno presso il CSA Pacì Paciana, l’altro presso lo ZeroClub. Abbiamo deciso di proporre due After Party molto diversi tra loro in modo da poter dare alle persone che vorranno parteciparvi un’ampia scelta.