Sharon Santarelli
Sarà Cathy La Torre, la madrina dell’Human Pride di Taranto, scelta dall’organizzazione per la sua leggendaria attenzione nei confronti delle persone discriminate, delle minoranze.
Abbiamo scambiato 4 chiacchiere con Miki Formisano, attivista di Taranto e membro del collettivo che ha contribuito alla nascita di Human Pride, importante momento di mobilitazione collettiva che si terrà per la prima volta questo sabato 6 luglio 2024 a Taranto.
La parata è prevista dalle 17:00, il raduno è in via Acton 77, con partenza alle 17:30. Il corteo percorrerà diverse vie della città: Via Magnaghi, Via Cugini, Arsenale, Via di Palma, Piazza Maria Immacolata, Via D’Aquino e Piazza Della Vittoria. Si concluderà in Piazza Garibaldi, con interventi, musica, balli e divertimento fino a mezzanotte.
Sabato 6 luglio si svolgerà l’Human Pride. Come è nato il programma di quest’anno?
L’Human Pride è nato dalla volontà di attivisti di Taranto e provincia di creare in contenitore umano che unisce le istanze in maniera intersezionale. L’organizzazione dell HUMAN PRIDE è iniziata con cinque associazioni e oggi siamo 48 realtà tra la città di Taranto e la provincia.
La comunità, non solo quella lgbtqia+,si è avvicinata attraverso gli eventi organizzati e il grande interesse che ha suscitato questo progetto.
Cosa è previsto per l’evento?
La parte nzadel corteo sarà da via Acton; durante il percorso ci saranno delle soste e verranno lanciati dei messaggi dalle diverse associazioni. Ci sarà una sosta particolare presso una panchina raimbow,dedicata ad un importante attivista tarantino Mimmo Martucci.All’arrivo,in piazza Garibaldi,dove terminera il corteo,ci saranno gli interventi dell’assessora ai servizi sociali Gabriella Ficocelli, della madrina anzi della queerina Cathy La Torre,leggeranno il documento politico Mary Fontanella e Elisa Assenza,due delle tre portavoce di human pride, finiremo con un intervento che terrò personalmente.
Resteremo in piazza a far festa con tanta musica e gioia.
Quali sono le criticità che avete affrontato durante l’organizzazione?
Le criticità affrontate sono state maggiormente di carattere burocratico, per il resto c’è stata subito sintonia e intesa tra le associazioni e con gli interlocutori della giunta comunale, quindi è stato tutto un crescendo.
Quali sono le principali sfide che la comunità lgbtq+ deve affrontare nella vostra città?
Le principali sfide da affrontare nella nostra città per quanto riguarda la comunità lgbtq+ è quella di rompere questo muro di paura, dove la maggior parte delle persone si nasconde e creare un ambiente accogliente ,dove possano essere ascoltate e orientate in base alle loro necessità.
Sensibilizzare la cittadinanza alle tematiche lgbtq+ attraverso eventi culturali.