Vincenzo Sbrizzi
Mancano pochi giorni al via per il Pavia Pride 2024. Giunto alla sua ottava edizione, si terrà il prossimo 1 giugno. Il manifesto politico di quest’anno non poteva che essere incentrato sulla lotta al clima di violenza che persiste intorno alla comunità Lgbtqia+, oltre che contro i venti di guerra che soffiano in tutto il mondo. La comunità pavese ha assistito a tre episodi di violenza nell’ultimo anno e il Pride di quest’anno ha come obiettivo quello di provare ad accendere i riflettori su questa situazione. “È prioritario un risveglio delle coscienze perché la nostra città, il nostro paese e il nostro mondo diventino un posto più accogliente per todes. Le brutali aggressioni omobilesbotransfobiche dell’ultimo anno unite all’attuale clima politico e bellico ci costringono a sentirci parte attiva nella lotta comune per i diritti umani”. A spiegarlo è Cecilia Bettini, presidente di “Coming-Aut LGBTI+ Community Center” associazione che dal 2005 promuove i diritti e il benessere della comunità LGBTI+ del territorio pavese. A lei abbiamo fatto alcune domande sul programma di quest’anno e sugli obiettivi della manifestazione. Il Pavia Pride 2024 ha ricevuto il patrocinio della Provincia e del Comune di Pavia. All’evento, insieme a Coming-Aut Pavia, hanno aderito Sindacato Confederazione Unitaria di Base (C.U.B) di Pavia e provincia, Alfi – Associazione lesbica femminista italiana, Arci Pavia Comitato Territoriale, Bussole LGBT, Arci Garcia Lorca, Alleanza Verdi e Sinistra.
Cecilia partiamo da quando e dove? Cosa è previsto per il pride di quest’anno?
“La manifestazione percorrerà le vie del centro di Pavia con partenza prevista per le ore 16. Alle 15 è previsto il concentramento delle persone manifestanti nell’area di piazzale Ponte Ticino. Il corteo percorrerà strada Nuova, piazza Castello, via Santa Maria delle Pertiche, corso Cairoli, via Defendente Sacchi, per arrivare in piazza Leonardo Da Vinci, dove si terranno i discorsi di rito dal palco. Sarà un momento in cui le associazioni aderenti potranno esporre materiali informativi sulle loro attività e confrontarsi attraverso il “microfono aperto”, insieme a interventi di esponenti del
mondo della cultura e del volontariato non solo locale. Seguirà, a partire dalle 21, il tradizionale Pride Party gratuito, con Moira DJ, presso il Caffè Teatro di Strada Nuova 75. Il pride verrà preceduto dalla Pride Week che sarà una settimana di eventi di socializzazione e confronto che accompagneranno il percorso della città fino al corteo partita sabato 25 maggio”.
Qual è l’obiettivo principale del Pride della vostra città?
“L’obiettivo principale del Pride di quest’anno: il coinvolgimento collettivo affinché tutta la cittadinanza si senta parte attiva nella lotta contro l’odio rivolto alle minoranze, contro ogni forma di violenza e per i diritti umani”.
Quali sono le principali sfide che la comunità LGBTQ+ affronta nella vostra città?
“A un anno di distanza dall’ultimo Pavia Pride nel 2023, la comunità LGBTI+ pavese si è trovata bersaglio di tre aggressioni di matrice omobilesbotransfobica: la prima ai danni di una coppia di ragazzi gay, la seconda ai danni di alcune giovani ragazzine, la terza ai danni di una donna trans. Nel 2022 la sede di Coming-Aut, associazione LGBTI+ che organizza ogni anno il Pavia Pride, è stata vandalizzata con lanci di spazzatura e finestre fracassate. Ma le storie di discriminazioni, microaggressioni e violenze di chi si rivolge agli sportelli di Coming-Aut sono molteplici: dal coming out andato male in famiglia con conseguenze negazione di quel figli*, a bullismo scolastico, a discriminazioni sul posto di lavoro. Emerge spesso il timore e la difficoltà a vivere apertamente il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere per paura di ripercussioni. Ma la reazione peggiore su cui abbiamo voluto far riflettere quest’anno è l’indifferenza da parte di chi assiste ad episodi di aggressioni e violenze: come se le nostre esistenze non fossero degne di essere prese in considerazione”.
Come coinvolgere la comunità locale alla partecipazione?
“Palazzo Broletto in piazza Vittoria, nel cuore del centro storico, si tingerà per una settimana intera dei colori della bandiera arcobaleno. Sulla sua facciata le persone volontarie di Arcigay Pavia hanno esposto sei drappi arcobaleno che svetteranno per tutta la Pride Week e il giorno del Pride. Un’iniziativa realizzata anche quest’anno grazie al Patrocinio del Comune di Pavia e un segnale di sostegno da parte dell’amministrazione oltre che di forte richiamo per tutta la comunità locale”.
Ci sono state criticità o opposizioni per l’organizzazione?
“Non di particolare rilevanza. Il Pavia Pride ha ottenuto il patrocinio della Provincia di Pavia e del Comune di Pavia. Quest’ultimo concesso dall’attuale giunta di destra anche se senza il voto di Fratelli d’Italia, che si è dichiarata contraria”.
Ci sarà una madrina o un padrino del Pride? La parte “ludica” o un party conclusivo?
“Ben due: Elena Di Cioccio, attrice, speaker radiofonica e conduttrice televisiva. A 28 anni, ha scoperto di essere sieropositiva e l’anno scorso ha deciso di raccontarlo con una testimonianza pubblica, preziosissima e rara nel libro ‘Cattivo sangue’. Il suo percorso passa dall’auto-discriminazione fino all’accettazione. Ed Egon Botteghi, attivista antispecista e per i diritti delle persone LGBTI+, referente toscano di Rete Genitori Rainbow e referente nazionale per la genitorialità trans. Uomo trans non binario, madre di due figli. La sua performance teatrale “Parti di madre trans”, è stata una rara occasione di approfondimento, nel panorama italiano, della gioia e delle difficoltà di cosa significhi essere un genitore trans. Egon è anche curatore dell’edizione italiana del libretto “Trans con figl3. Suggerimenti per (futur3) genitori trans e loro alleat3”, guida sulla genitorialità trans, redatta in lingua tedesca. Il party conclusivo, invece, sarà a partire dalle 21, con Moira DJ, presso il Caffè Teatro di Pavia in corso Strada Nuova 75”.