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All’indomani della proficua interlocuzione avvenuta nella giornata di lunedì 15 gennaio con i massimi vertici della Questura Centrale di Napoli relativamente al drammatico episodio di violenza e stupro che ha interessato, nella notte tra giovedì 11 e venerdì 12 gennaio, due turiste transgender in un appartamento dei Quartieri Spagnoli, anche il Primo cittadino della città, il Sindaco Gaetano Manfredi, ha voluto incontrare le ragazze vittime del branco.
Così, le due giovani, accompagnate da Antonello Sannino e Daniela Lourdes Falanga per Antinoo Arcigay Napoli e da Claudia Cavallo, in rappresentanza dell’Associazione Trans Napoli (ATN), sono state ricevute, nella giornata di oggi, martedì 16 gennaio, dall’Assessora alle Pari Opportunità, Emanuela Ferrante e dal Sindaco Gaetano Manfredi.
Quest’ultimo, dopo aver espresso alle ragazze vicinanza e solidarietà, scusandosi peraltro a nome della Città di Napoli per l’ignominioso episodio che ha attinto la loro vita, ha altresì annunciato che il Comune di Napoli si costituirà parte civile nell’eventuale processo a carico degli autori dell’aggressione, posizione che sarà esercitata d’altronde anche da Antinoo Arcigay Napoli.
Le ragazze che hanno confermato di aver percepito, oltre alla vicinanza delle associazioni e delle Istituzioni, anche quella degli abitanti del quartiere, nonostante la traumatica vicenda vissuta, hanno affermato che le vere scuse saranno però pienamente recepite solo nel momento in cui sarà fatta puntuale e doverosa giustizia sull’accaduto.
È necessario sottolineare che, grazie al coraggio delle due ragazze e al tempestivo intervento delle forze dell’ordine, un membro del branco, di ventotto anni, è in stato di fermo, mentre gli altri quattro che avrebbero partecipato all’aggressione, sarebbero già stati riconosciuti, risultando anche noti agli agenti di pubblica sicurezza.
Le ragazze, infine, in attesa di fare ritorno da questa tristissima vacanza, sono state ospitate nella Casa delle culture e dell’accoglienza delle persone Lgbtqi+ di Napoli, progetto voluto dal Comune di Napoli e gestito dalle associazioni LGBTQI+ del territorio e da Antinoo Arcigay Napoli.