Sharon Santarelli
La città di Vicenza, anche quest’anno, verrà invasa dall’onda arcobaleno.
A Palazzo Trissino (sede istituzionale del Comune di Vicenza) la bandiera LGBTQIA+ é già esposta in occasione del Pride Month (il “Mese dell’orgoglio” della comunità LGBTQIA+) e, in occasione é stata inaugurata la mostra fotografica “in-Visibili. Noi ci siamo, tu ci vedi?”, allestita in Loggia del Capitaniato e visitabile fino al 23 giugno (dalle 10 alle 14 e dalle 17 alle 20, ad ingresso libero).
In occasione del Pride, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Luca Zerbato, presidente di aricagy Vincenza che ringraziamo per la disponibilità accordataci.
Sabato 22 giugno si svolgerà il Pride. Come è nato il programma di questo anno?
Il programma è nato da un confronto fra le persone che si sono spese nel corso degli scorsi mesi per organizzare il pride. Si è deciso di dare spazio a persone e artistə della comunità, di partecipare alle iniziative delle associazioni del territorio che hanno dato il loro appoggio esterno al Pride. Si è trattato di dare voce e visibilità alle persone e ai temi LGBTQIA+, sia quelli più strettamente politici che quelli di intrattenimento.
Cosa è previsto per l’evento?
La sfilata prenderà il via alle 17 da Campo Marzio e sfilerà nei quartieri esterni al centro storico, per portare il Pride anche là dove in città non si è mai visto, per finire al Parco Fornaci dove si terrà il party finale. Il principio che ci ha portatə a questa scelta è sempre quello di dare una maggiore visibilità alla manifestazione e alla comunità.
Come si è svolta l’organizzazione del Pride e come avete coinvolto la comunità?
L’organizzazione è stata lunga, siamo partitə ancora sul finire del 2023, e la comunità è stata coinvolta fin dall’inizio, con assemblee aperte a tutte le persone che volessero dare una mano e prendere parte al Pride, sia da un punto di vista organizzativo, sia proponendosi come volontarie per le varie attività previste prima e durante la manifestazione.
Come si svolgerà l’evento? Sono previsti interventi?
Al parco dove arriverà la sfilata avremo dj set, esibizioni di artistə drag, un concerto, e soprattutto ci saranno i discorsi, fra cui siamo molto felici di poter includere quello dell’Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi del Veneto, e quello del sindaco di Vicenza, che ha anche dato il patrocinio alla manifestazione e sarà presente alla sfilata, e che proprio ieri e per tutta la settimana, ha esposto la bandiera Progress Pride proprio in Municipio.
Quali sono le criticità che avete affrontato durante l’organizzazione?
Organizzare una manifestazione come un Pride non è mai cosa semplice. Fare la sintesi di punti di vista diversi, di posizioni variegate non è facile, ma siamo riuscitə a dare la possibilità a tutte le persone di dire la propria, per poi procedere appunto ad una sintesi che fosse il più ampia e condivisa possibile.
Quali sono le principali sfide che la comunità LGBTQIA+ deve affrontare nella vostra città?
In città ci sono pochi spazi queer, che possano essere safe e attraversabili in sicurezza dalle persone della comunità. Nell’ultimo anno sono stati fatti diversi passi avanti, sono nati gruppi più o meno strutturati che cercano di intercettare i bisogni della comunità. Non sono ancora sufficienti, ma il trend è positivo.